La Cina si è congratulata con il presidente Joe Biden dopo il suo insediamento e ha chiesto un rilancio delle relazioni tra Pechino e Washington, visto che la nuova amministrazione ha messo fine al "litigioso" mandato di Donald Trump.
Pechino ha inoltre affermato di aver accolto con favore la notizia che gli Stati Uniti rientrano nell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e nell'accordo sul clima di Parigi, visto che Biden ha cercato di riportare immediatamente la sua amministrazione a un ruolo chiave nella leadership globale.
"Con la cooperazione di entrambe le parti, l'aspetto migliore delle relazioni Cina-Usa batterà le forze del male", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, in conferenza stampa.
Ha spiegato che Biden aveva utilizzato più volte la parola "unità" nel suo discorso di insediamento e che è "esattamente ciò che è al momento necessario nelle relazioni Usa-Cina". Sotto Trump, le tensioni con la Cina hanno dominato le relazioni in termini di commercio, sicurezza, tecnologia, cause della pandemia Covid-19 e diritti umani.
In un tweet ieri sera, Cui Tiankai, ambasciatore cinese a Washington, si e' congratulato con Biden e ha detto che "la Cina non vede l'ora di lavorare con la nuova amministrazione per promuovere uno sviluppo solido e costante delle relazioni Cina-Usa e affrontare insieme le sfide globali in salute pubblica, cambiamento climatico e crescita".
Con un ultimo smacco all'amministrazione Trump, Pechino ha annunciato ieri sanzioni a oltre venti membri ed ex funzionari del governo dell'ex presidente, compreso il suo segretario di stato Mike Pompeo.
Ai funzionari e ai loro familiari sarà vietato entrare nella Cina continentale, a Hong Kong e a Macao, ha spiegato il ministero degli Esteri.
Nella sua dichiarazione il ministero degli Esteri cinese ha affermato che gli individui nell'elenco "hanno gravemente violato la sovranità cinese e sono i principali responsabili delle questioni relative alla Cina", osservando che le sanzioni dimostrano la determinazione del Governo di difendere la sovranità nazionale, la sicurezza e lo sviluppo. Il ministero ha aggiunto che agli americani elencati, così come ai membri delle loro famiglie, e' vietato entrare nel territorio cinese, inclusa Hong Kong, mentre le aziende ad essi affiliate dovranno affrontare restrizioni commerciali in Cina. (riproduzione riservata)