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Politica

Surplus commerciale record della Cina nel 2020, $535 miliardi

Ottima la performance d'Italia, superiore alla media europea, e a Francia e Germania. Anche in dicembre le esportazioni del Dragone hanno continuato a crescere a doppia cifra, +18% su base annua, nonostante il rafforzamento dello yuan sia sul dollaro che sull'euro. Il deficit di offerta nelle economie colpite dal lockdown causa Covid potrebbe essere all'origine del boom dell'export cinese


14/01/2021 10:01

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale

Mentre dallo Hebei, nord della Cina, si segnala il primo caso ufficiale di morte per Covid dal luglio scorso, le Dogane cinesi annunciano un nuovo record sull'andamento dell'economia.  

Lo scorso mese di dicembre le esportazioni hanno segnato un surplus commerciale di 78,18 miliardi di dollari a fronte dei 75,40 miliardi di novembre. Secondo la stessa fonte, l'intero 2020 si è chiuso con un attivo degli scambi commerciali con l'estero da oltre 535 miliardi di dollari, il più elevato dal 2015.

I dati in dollari delle dogane cinesi rivelano anche l'ottima performance negli scambi con l'Italia, che, segnala Giampaolo Bruno, responsabile di Ice a Pechino, registrano +3,8% delle vendite italiane in Cina e -1,7% per le esportazioni cinesi in Italia, performance molto superiore a quella della Francia che subisce un crollo (-8,9%) ma anche alla stasi della Germania (+0,2%), comunque superiore alla media dell'Unione europea (+2,3%).

In numeri assoluti, l'Italia ha esportato in Cina nel 2020 per 22,2 miliardi e importato dal Dragone per quasi 33 miliardi, raggiungendo il livello più alto di scambi degli ultimi anni, con una significativa diminuzione dello sbilancio rispettoi al 2019. C'è tuttavia da rilevare che i dati delle dogane cinesi differiscono dai conteggi dell'Istat, sia per i sistemi di calcolo, che per la valuta, dollari per i cinesi, euro per l'Istat.

A dicembre le esportazioni hanno continuato a crescere per il settimo mese consecutivo, con un più 18,1% su base annua, ma in frenata dal 21,1% di novembre, comunque sopra le attese. Il gigantesco manifatturiero cinese continua a beneficiare dei lockdown e delle limitazioni alle attività della maggior parte dei Paesi occidentali, a causa della pandemia.

Anche le importazioni cinesi sono cresciute, ma più lentamente (6,5%) su base annua a fronte del più 4,5% del mese precedente. Sull'intero 2020 l'export cinese è salito del 3,6%, mentre le importazioni sono scese dell'1,1%.

Il dato sul surplus commerciale recordi del 2020 è ancora piuù significativo perché di accompagna a una rivalutazione strisciante dello yuan che attualmente è su livelli alti rispetto a dollaro ed euro, anche se in leggero calo da inizio anno. Tuttavia un anno fa ci volevano quasi 7 yuan per un dollaro mentre oggi ne bastano 6,4, quindi con una rivalutazione che sfiora il 10%. E questo nonostante la banca centra cinese abbia inandato di liquidità il mercato interno, soprattutto a sostegno della domanda per consumi e della liquidità delle pèiccole e medie imprese.

Nei confronti dell'euro la rivalutazione dello yuan è stata inferiore, un anno fa ci volevano 7,8 yuan per un euro oggi ne bastano 7,4. (riproduzione riservata)


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