Per adesso l'intesa è stata trovata su noccioline e erbe mediche. Su salumi, agrumi e sull'export di riso Italia e Cina stanno ancora trattando per arrivare a un protocollo. Mercoledì 23 gennaio, intanto, il ministro per le Politiche agricole, Gianmarco Centinaio, in visita a Pechino, firmerà un memorandum con la contraparte.
Ieri nel primo giorno della missione l'esponente leghista ha avuto colloqui con il viceministro allo Sviluppo rurale, Zhang Taolin, e con i rappresentanti della comunità italiana nella capitale cinese.
" I nostri secolari rapporti con la Cina trovano nuova linfa grazie a una comunità imprenditoriale di primissimo ordine. Sono qui anche per esprimere il pieno sostegno del governo al loro lavoro", ha commentato Centinaio.
Alla vigilia della missione cinese il ministro aveva voluto sottolineare la necessità di rilanciare la filiera del riso rivendicando la cosiddetta "clausola di salvaguardia" attivata dalla Commissione europea lo scorso 15 gennaio e che prevede l’imposizione di un dazio da 175 euro a tonnellata per le importazioni dalla Cambogia e dal Myanmar. Un percorso iniziato il 16 marzo dell’anno scorso quando Bruxelles aveva autorizzato l’avvio di un’indagine anti-dumping richiesta dal governo Gentiloni, denunciando un danno economico causato dalla politica dei dazi zero.
"La clausola di salvaguardia è un obiettivo a cui su cui abbiamo lavorato per anni, partito dal precedente Governo e quindi diamo merito a chi ci ha preceduto. È un risultato di tutto il mondo risicolo italiano. Ma adesso arriva la fase più difficile: rilanciare il settore. Ed è su questo che voglio lavorare", ha aggiunto il ministro. Un punto di partenza è il protocollo sull'esportazione di riso che Roma sta trattando con Pechino.
Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Ice, l'export di prodotti agroalimentari in Cina è in crescita: le statistiche indicano un aumento dell' 8,3, un 18% nei primi 11 mesi dell'anno. A fare da traino è il vino (+9.8%), comparto nel quale la penisola soffre ancora la concorrenza francese. Bene anche il cacao e le altre preparazioni alimentari. In crescita latte e derivati (+12%) e le esportazioni di semi e frutti oleosi.
Dopo aver incontrato i rappresentati del ministro delle Risorse rurali, il ministro avrà oggi un colloquio con il suo omologo per il Turismo, settore di sua competenza con l'accorpamento delle delege al suo ministero con l'intento di promuovere il made in Italy.