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Azienda Agricoltura

Centinaio, presto il riso italiano da risotto sulle tavole dei cinesi

Lo ha annunciato il ministro italiano delle politiche agricole, Gian Marco Centinaio, incontrando ieri a Roma il suo omologo cinese, con cui ha parlato anche dei controlli sui prodotti di qualità e le misure di contrasto alla contraffazione agroalimentare. Il ministro ha annunciato anche iniziative importanti sul tema agricoltura turismo in vista del 2020 anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina


21/06/2019 10:58

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

Gian Mar
Gian Marco Centinaio e Han Changfu, ministro cinese dell'agricoltura

Apertura del mercato cinese ai prodotti italiani, tra cui in particolare il riso, i controlli sui prodotti di qualità e le misure di contrasto alla contraffazione agroalimentare sono stati gli argomenti al centro dell'incontra tra il ministro  dell'Agricoltura della Repubblica Popolare Cinese, Han Changfu e il suo omologo italiano, Gian Marco Centinaio, ieri a Roma.

«Siamo in una fase molto positiva delle nostre relazioni e stiamo ora lavorando in prospettiva del 2020 Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina,  l'Italia gode di uno straordinario know-how in settori come la viticoltura, l'olio di oliva, la produzione caseariae le carni, ma anche la ricerca, l'innovazione, la meccanizzazione e la sostenibilità agricola,» ha sottolineato tra l'altro Centinaio, «è importante sviluppare l'interscambio, offrire nuove opportunità alle imprese e favorire l'espansione dei rapporti commerciali».

Il 2020 sarà anche il cinquantenario delle relazioni diplomatiche tra i due paesi, di qui l'importanza delle celebrazioni che si stanno organizzando  nei due paesi, con gli occhi rivolti alle opportunità offerte dalle iniziative nell'ambito della Via della Seta.

«Combinare agricoltura e turismo schiude immense possibilità per lavorare insieme, come ho potuto verificare nelle due visite che ho compiuto quest'anno in Cina,» hapuntualizzato il ministri italiano.

Centinaio ha ricordato al suo interlocutore cinese i dossier agroalimentari ancora aperti, augurandosi che siano definiti al più presto. Tra gli altri  ci sono quelli relativi all'esportazione di riso da risotto, alle mele e alle pere, ma anche al tartufo e alla farina di frumento.

«In particolare per il riso da risotto è importante che l'Amministrazione Generale delle Dogane cinese abbia accettato il protocollo di controlli fitosanitari proposti da parte italiana. Vorremmo firmare al più presto ed avviare l'export tanto atteso dalle nostre aziende,» ha specificato Centinaio. 

L'Italia è il maggiore produttore europeo di riso con oltre il 50% del mercato e le prospettive sono rosee grazie all'elevata qualità del prodotto. «Se lo sappiamo vendere, possiamo non avere concorrenti», ha spiegato spiega Adriano Zanella, presidente del Consorzio di tutela del riso del Delta del Po che raccoglie 37 coltivatori associati, una produzione (su 165 mila ettari di terreni) di 78.600 quintali triplicata dal 2014, un fatturato di quasi 5 milioni di euro (all'origine).

«Il nostro terreno, ricco di ferro, cromo, potassio è la base per un prodotto di qualità. Il Delta del Po è un luogo in cui le acque dolci del fiume si mescolano in una strana alchimia alle acque salate del mare e alle terre frutto delle bonifiche. La prime testimonianze di risaie risalgono alla fine del '400. Ne produciamo di quattro tipi: Carnaroli, Arborio, Volano, Baldo. Il 10% è integrale, tra poco proporremo quello biologico». E la Cina, il paese del riso, è uno degli obiettivi del Consorzio, perché là si consuma dieci volte tanto il consumo italiano, che è pari a 6 chili di riso pro-capite l’anno. 

 Nel corso dell'incontro i due ministri hanno anche parlato del Mou tra il Ministero e Alibaba. Il protocollo d'intesa, siglato da Centinaio lo scorso dicembre consente di proteggere 19 indicazioni geografiche italiane sulla piattaforma cinese, per prevenire i rischi di contraffazione sui prodotti di qualità italiani.

La tutela del Made in Italy sulle piattaforme cinesi di e-commerce è punto qualificante dell'ICQRF, il Dipartimento dell'Ispettorato centrale del Mipaaft per la tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, uno dei maggiori organismi europei di controllo.

«La Cooperazione con Alibaba procede in modo eccellente, effettuiamo operazioni di controllo su tutte le piattaforme del gruppo,» ha puntualizzato Centinanio ricordando che il suo ministero è l'unica istituzione ad aver creato una specifica attività di controllo sul web per la tutela del Made in Italy agroalimentare contro qualsiasi forma di pratica commerciale scorretta.

«I nostri prodotti sono di altissima qualità ed i controlli fitosanitari in Italia sono fra i migliori al mondo», ha continuato centinaio, per questo ha chiesto al governo cinese garanzie per il settore agro-alimentare, tutelando la Dieta Mediterranea, tra i modelli alimentari più pregiati, basata su prodotti di qualità la cui reputazione e immagine è apprezzata in tutto il mondo.


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