Potenziare la Via della Seta per facilitare l'esportazione della carne suina italiana in Cina. "L’opportunità compenserebbe la forte contrazione del prezzi dovuta alla saturazione del mercato europeo per eccedenza di carni suine, conseguente al mancato export tedesco-danese in Oriente", spiega la Cia- Agricoltori Italiani, "In Italia, le quotazioni continuano, infatti, a registrare notevoli diminuzioni ogni settimana e la redditività degli allevamenti suinicoli continua a scendere (-15,5% rispetto al 2019), anche per l’aumento dei costi per l’alimentazione degli animali".
L'associazione chiede di velocizzare le procedure burocratiche, dotando gli stabilimenti delle tecnologie necessarie a ottenere la certificazione dei requisiti richiesti da Pechino. "Per i nostri allevatori bisogna, dunque, cogliere prontamente l’opportunità data dallo stop delle importazioni cinesi di carne di maiale dalla Germania, dopo i casi di Peste suina africana riscontrati nei cinghiali di quel Paese, che hanno provocato ingenti danni alle produzioni zootecniche", aggiunge la Cia.
La Cina, in attesa di ristrutturare i propri allevamenti dopo la peste suina che ne ha decimato la popolazione di maiali, prosegue il massiccio approvvigionamento estero (+ 91.73% a ottobre del 2020) e ha come mercato privilegiato l’Europa, perché –al netto delle guerre commerciali- in America si consuma più carne di maiale dell’Europa e non ci sarebbero margini per esportarne nella Repubblica popolare (il consumo medio pro-capite è di circa 35 kg annui).
Attualmente, gli stabilimenti italiani autorizzati all’export sono dieci, ma molti altri sono in attesa del via libera. "Sarebbe, dunque, auspicabile da parte delle nostre istituzioni una forte azione per aumentarne il numero, vista anche la competizione aggressiva di Paesi come la Spagna", segnala la Cia, "Il mercato del Paese del Dragone è particolarmente interessante per gli allevatori, perché capace di assorbire grandi quantità di frattaglie suine, da noi molto poco redditizie, che sono, invece, considerate prelibatezze su quelle tavole (orecchie, teste, zampe e interiora), ma è uno sbocco commerciale importante anche per le Dop, indirizzate a consumatori di fascia alta". (riproduzione riservata)