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Azienda Agricoltura

Così salviamo gli animali in Cina, rafforzando le difese immunitarie

La AWP in provincia di Modena produce es esporta nella Repubblica popolare gli additivi per mangimi concentrati, utilizzati per migliorare le difese immunitarie, agire come antiossidanti e antimicrobici, destinati al pollame, suini e bovini. Il risultato è una forte riduzione della mortalità negli allevamenti


26/09/2024 17:30

di Franco Canevesio - Class Editori

settimanale
Paolo Cristofori, fondatore e ceo di AWP

A  tendere la mano agli allevatori cinesi è un'azienda emiliana, di Castelnuovo Rangone provincia di Modena, Awp, Animal Wellness Products, fondata e diretta da Paolo Cristofori, attuale amministratore delegato. «Dal 2007 siamo presenti in Cina, con un ufficio di rappresentanza a Pechino a partire da marzo 2023, producendo prodotti destinati al mercato cinese che, in passato, erano considerati troppo avanzati e tecnologici», ha spiegato Cristofori, «i nostri prodotti principali sono gli additivi per mangimi concentrati, utilizzati per migliorare le difese immunitarie, agire come antiossidanti e antimicrobici, con una proporzione di 150 grammi per ogni tonnellata di mangime finale.

La nostra attività si concentra sugli animali da reddito come polli, suini, bovini e api, adattandoci alle diverse culture e pratiche di consumo di ogni paese. Negli ultimi due anni abbiamo affrontato la problematica della febbre suina in Cina, Filippine e Vietnam, riuscendo a ridurre la mortalità dal 30% all'8-7% in questi paesi grazie ai nostri prodotti».

Non è un caso, dunque, che il fatturato sia diviso tra un 65% proveniente dall'Asia (5% Cina), un 15% dal Medio Oriente, un 10% dalle Americhe e il restante 15% dall'Europa. «Noi produciamo degli additivi: sono prodotti concentratissimi che vengono messi dentro al mangime: in una tonnellata di mangime ci sono circa 100/150 grammi del nostro prodotto.

Servono per aumentare le difese immunitarie, hanno una forte attività antiossidante e antimicrobica: lo scopo è quello di ridurre l'uso degli antibiotici sia come prevenzione che come trattamento», ha raccontato Cristofori, «negli ultimi due anni non solo in Cina ma anche nelle Filippine e in Vietnam c'è stato il problema dell'African swine fever, la Psa, che procurava mortalità altissime con perdite enormi: col nostro prodotto siamo riusciti a limitare questo fenomeno e queste perdite economiche. In Vietnam e Cina, con i nostri prodotti, siamo passati da una mortalità del 30% è scesa al 7-8%».

Tutta la produzione avviene nello stabilimento modernissimo a Crevalcore, attrezzato con le ultime tecnologie esistenti sul mercato nel 2019. «Siamo l'unica azienda nel mondo che produce sacchi da 20 chili sottovuoto – sottolinea Cristofori - In pratica, diventano come dei pacchi di caffè: questo per garantire freschezza e più lunga durata».

Le prospettive? «Ci siamo dati come target di sviluppare al meglio i paesi potenzialmente forti dove noi già operiamo: Brasile, Cina, India dove la popolazione animale, sia dal punto di vista di animali da reddito che pet, è qualcosa di veramente grande. Il target 2024 a livello di fatturato è superare 10 milioni di euro, per poi seguire lo stesso trend almeno per due tre anni».

«L'obiettivo finale è di produrre ritrovati che rispondano alle continue richieste del mercato che richiede qualità, antibiotic free e sostenibilità. Grazie all'iniezione di capitale da parte di Cherry Bay Capital, stiamo puntando sull'innovazione con il lancio di 3-4 prodotti nuovi e stiamo valutando partnership con aziende che possano completare il nostro assortimento, mantenendo stretti contatti con diverse realtà sia italiane che estere: almeno 2 o 3 sono potenzialmente sinergiche» ha aggiunto l'imprenditore. (riproduzione riservata)


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