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Azienda Agricoltura

Il Gruppo Martelli si apre al mercato cinese delle carni suine

La liberalizzazione delle importazioni da parte del Dragone per compensare la produzione nazionale falcidiata dalla peste suina sta aprendo delle opportunità per i salumifici italiani. Martelli, 270 milioni di fatturato annuo, sta esportando carni fresche e congelate e ultimamente anche il prosciutto di Parma sia fresco che affettato


03/12/2019 19:19

di Stefano Catellani - Class Editori

nicola
Nicola Martelli, responsabile commerciale e marketing dell'azienda di famiglia

Il gruppo Martelli di Dosolo, nel mantovano, sta approfittando del via libera alle importazioni di carni suine, rese necessarie dal forte calo della produzione nazionale inseguito agli abbattimenti di maiali dovuti alla peste suina che ha colpito tutto il sud est dell'Asia. 

Già da alcuni mesi il gruppo Martelli è presente nel mercato con le proprie carni suine fresche e congelate e ora ha avviato anche le esportazioni del suo Prosciutto di Parma, sia intero che affettato. L’esportazione in Cina si sta rivelando di grande importanza per l’azienda mantovana perché pone le basi per la costruzione di una rete di vendita in uno dei paesi extraeuropei strategicamente più rilevanti per l’export.

La peste suina africana, che lo scorso anno ha colpito la Cina decimando gli allevamenti, ha causato una riduzione delle scorte di carne e un conseguente rincaro dei prezzi, che ad agosto sono saliti del 46% rispetto a luglio. Il calo della produzione e la domanda non più sostenibile da parte degli allevatori cinesi hanno delineato un’opportunità fondamentale per le aziende italiane, dal momento che la carne di maiale rappresenta il 60% del consumo proteico dei cinesi.

Il gruppo Martelli, che ha registrato negli ultimi anni un aumento dell’esportazione dei salumi (il 18% della produzione) sarà presente sul mercato cinese attraverso diversi canali di vendita: oltre agli importatori e distributori, sono già iniziate le trattative con il canale retail.

«È un ulteriore traguardo per il Gruppo non solo per incontrare una realtà di grande importanza strategica come la Cina, ma soprattutto per far conoscere il prosciutto di Parma, un’eccellenza del territorio italiano e un brand conosciuto in tutto il mondo che, grazie all’apertura di questo nuovo mercato extraeuropeo, potrà trovare un ulteriore sviluppo,» ha spiegato Marco Martelli, che insieme al cugino Nicola, responsabile commerciale e del marketing, rappresenta la quarta generazione in azienda.

Il gruppo Martelli è nato nel 1959 da un’attività familiare ed è oggi è composto da sette unità produttive controllate da Martelli Fratelli S.p.A e Martelli salumi S.p.A. All'origine era un'industria di macellazione, poi si è sviluppato a Padova per la produzione del prosciutto cotto e sa Parma per il prosciutto di Parma, arrivando fino a San Daniele, per la produzione del tipico prosciutto DOP.

Il Gruppo controlla l’intera filiera produttiva, dalla macellazione di oltre 700.000 suini all’anno fino alla lavorazione delle carni. I salumi sono privi di glutine, glutammato e lattosio, ad eccezione del Prosciutto Cotto con crema al Parmigiano Reggiano. La loro completa tracciabilità li rende una garanzia per il mercato e per il consumatore finale, così come i ripetuti controlli a cui le carni Martelli sono soggette costantemente, al fine di portare sulle tavole la migliore materia prima possibile.

Nel 2018 il fatturato del Gruppo si è attestato intorno ai 270 milioni con una percentuale di export sui salumi pari al 18%. Tra le destinazioni principali USA, Francia, Australia e Giappone.

 

 


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