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Azienda Agricoltura

Il latte sardo sulla Via della Seta. La Regione sostiene Alimenta

La giunta Pigliaru confinanzierà il nuovo impianto di Tossilo con 2,1 milioni. L'obiettivo è l'esportazione a Oriente diversificando la produzione. Il progetto da complessivi 41 milioni di cui 14,3 milioni in soldi pubblic, va nella direzione prospettata dal ministro dell'Agricoltura, Gianmarco Centinaio, per venire incontro alle richieste dei pastori.


21/02/2019 16:29

di Mauro Romano - Class Editori

Il latte in polvere sardo verso la Cina

Latte sardo per il mercato cinese. La soluzione è la stessa indicata nelle scorse settimane dal ministro dell’Agricoltura, Gianmarco Centinaio, per venire incontro alla richieste dei pastori sul prezzo del latte ovino e caprino.

«Esportare il più possibile questa tipologia di latte molto apprezzata in Asia», questa l’esortazione dell’esponente leghista, la cui ultima visita a Pechino risale a metà genniao.  In Cina, ha aggiunto «esiste un progetto con il latte in polvere che viene dalle pecore. Stiamo cercando di dare agli agricoltori alternative che non siano solo quelle tradizionali».

La giunta regionale sarda cofinanzierà con 2,1 milioni di euro il programma d’espansione di Alimenta, azienda specializzata nella produzione di latte e siero ovino in polvere. Il progetto, il cui valore complessivo sfiora i 41 milioni, cofinanziati con 14,3 milioni di soldi pubblici, con la già citata quota della Regione e i restanti dal ministero dello Sviluppo Economico, prevede la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo nella zona industriale di Tossilo, nella Sardegna centrale, con l'obiettivo di sviluppare nuove linee produttive del latte in polvere per neonati. A regime l’impianto lavorerà 10 milioni di litri di latte ovino e 60 milioni di litri tra siero e scotta ovini.

Stando alle cifre delle dogane cinesi, nel 2018 il latte in polvere ha pesato per il 70% delle importazioni di prodotti latto-caseari nella Repubblica popolare, che lo scorso anno hanno registrato un aumento del 7,8% a 2,7 milioni di tonnellate.

La quota di import di latte in polvere si spiega anche con la maggior fiducia che i consumatori cinesi ripongono nei prodotti stranieri, per via degli scandali alimentari nel settore, risalenti a 10 anni fa. Secondo i dati di Euromonitor International, il mercato del latte in polvere per neonati crescerà in Cina del 21% raggiungendo i 32 miliardi di dollari nel 2023.

La commercializzazione è però legata a regole stringenti. Occorre infatti la registrazione del prodotto, prevista dalla China Food and Drug Administration.


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