Gli agricoltori siciliani stringono le fila sulle iniziative per aumentare le esportazioni dei loro prodotti verso la Cina e programmano le prossime mosse: una campagna di promozione dell’arancia rossa di Sicilia sul mercato del Dragone in tempo utile per il capodanno locale che cade a fine gennaio; una missione di giornalisti cinesi per il progetto “Le vie della Zagara” del Distretto degli agrumi dell’Isola; una seconda per gli ispettori per l’ampliamento delle quote di export e un’altra missione ancora di contatto con buyer cinesi.
L'argomento Cina è stato al centro di una riunione del Maas (mercato agro alimentari siciliani) di Catania a cui hanno partecipato aziende accreditate all’export in Cina, Barbera International, Oranfrizer, Paim Fruit, OP Esperidio, OP Rosaria, Coop La Normanna, promosso da Distretto Agrumi di Sicilia, Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, l’assessorato per l’Agricoltura della Regione Sicilia, con la presenza di Italia Ortofrutta.
Entro ottobre dalla Sicilia dovrebbe arrivare il progetto esecutivo del piano promozionale da proporre all'Istituto per il commercio estero, redatto da tutti i soggetti coinvolti, «per mettere in campo un’azione di sistema sotto il marchio ombrello dell’IGP Arancia Rossa di Sicilia, che possa fornirci di un modello spendibile su tutti i mercati internazionali», come suggerisce il dirigente dell’Ufficio brand dell’assessorato regionale per l’agricoltura, Pietro Miosi.
Con il placet dell’assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera, intervenuto all’incontro. «La coesione è fondamentale ed è volontà del governo regionale accompagnare nel migliore dei modi possibili questo processo di apertura del mercato cinese, che vogliamo allargare anche ad altre produzioni agrumicole» ha detto l’assessore.
«Per essere competitivi sui mercati esteri c’è bisogno di spirito imprenditoriale e di coesione. L’opportunità che l’Istituto per il Commercio Estero offre alla filiera dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, va sfruttata a pieno e nei tempi stabiliti dal cronoprogramma concordato,» ha sottolineato Giovanni Selvaggi, presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, «l’incontro di oggi segna l’inizio di una collaborazione ancora più stretta e, ci auguriamo ancor più proficua, tra Consorzio Arancia di Sicilia IGP, Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Regione Siciliana e imprenditori del settore, tutti consapevoli che un’azione di promozione congiunta del nostro frutto può portare a grandi risultati, per la visibilità e per il fatturato».
«Il Distretto Agrumi di Sicilia si è molto impegnato per aprire il mercato cinese ai nostri agrumi, spingendo sulle modifiche al protocollo Italia-Cina sulle modalità di trasporto e, in ultimo, sulla necessità di una campagna di comunicazione che impatti il mercato cinese,» ha aggiunto il presidente, Federica Argentati, «abbiamo insistito su questo punto e grazie all’impegno del MISE siamo riusciti a coinvolgere l’ICE, proponendo anche un’azione di incoming di giornalisti da condurre nei nostri territori per far raccontare sui media cinesi la realtà dei nostri agrumi».
«A questo scopo, l’esperienza del progetto Le Vie della Zagara è un modello di successo, estendibile anche ad altri territori agrumetati, che abbiamo proposto in passato all’ICE, di fatto accettato con il documento di proposta inviato a luglio dal Mise e che intendiamo realizzare nuovamente per un’attività da pianificare nel corso della prossima campagna agrumicola,» ha continuato Argentati, «è chiaro, infine, che la campagna di comunicazione sul mercato cinese dovrà valorizzare gli agrumi siciliani con un marchio di qualità che non può che essere quello dell’IGP Arancia Rossa di Sicilia, accompagnato da quello del Distretto Agrumi di Sicilia. Su questo chiediamo la collaborazione delle aziende, che nella fase di commercializzazione potranno poi naturalmente utilizzare anche i loro marchi commerciali».
Per Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta, «da un lato, le imprese devono fare un minimo di fattor comune su qualità, prezzo, immagine, controllo all’arrivo creando un “sistema Italia” che possa essere un biglietto da visita importante; dall’altro lato, bisogna far conoscere di più l’arancia rossa: quindi comunicazione, fiere, incoming vanno coordinate insieme e condivise. Distretto Agrumi di Sicilia, Consorzio Igp, Regione e Italia Ortofrutta si prenderanno l’onere di sintetizzare quanto detto, restituire alle aziende il documento condiviso e fare avere la proposta all’ICE entro i primi di ottobre». (riproduzione riservata)