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Azienda Agricoltura

Nasce il primo dizionario italo-cinese dei vini

L’iniziativa realizzata da Gambero Rosso e dall'Istituto Confucio dell'Università degli Studi di Milano è stato presentato a Verona in occasione dell’ultima edizione del Vinitaly. Una raccolta di 1200 voci, suddivise in quattro domini: vitigni, Igt, Doc e Docg.


09/04/2019 17:35

di Mauro Romano - Class Editori

Arriva il primo dizionario dei vini italo-cinese

Una raccolta di  1200 voci, suddivise in quattro domini: vitigni, Igt, Doc e Docg. Nasce il primo dizionario bilingue italo-cinese dei vini e dei vitigni d’Italia. L’iniziativa realizzata da Gambero Rosso e dall'Istituto Confucio dell'Università degli Studi di Milano è stato presentato a  Verona in occasione dell’ultima edizione del Vinitaly. La pubblicazione è la continuazione ideale del Dizionario dell’Alimentazione – italiano-inglese-cinese, pubblicato in occasione di Expo 2015 dall’Istituto Confucio in collaborazione con il dipartimento di Scienze della Mediazione Linguistica e di Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Milano.

E da giugno, le due realtà , lanceranno congiuntamente il corso di specializzazione per la figura di Export Manager del vino italiano in Cina, il cui obiettivo è la formazione di professionisti in grado di gestire i processi di export e internazionalizzazione del vino italiano nel mercato cinese.

Il dizionario  “prodotto unico che colma una lacuna importante per far conoscere al meglio il vino italiano in Cina”, sottolinea la sinologa Alessandra Lavagnino, direttrice del Confucio, “Un esempio tra tutti. Mentre i francesi hanno sempre tradotto i termini legati al vino tutti allo stesso modo, l’Italia fino ad ora non ha ancora trovato una sintesi: ognuno traduce la parola vino o Italia come vuole. Il risultato? I consumatori confusi, alla fine, preferiscono optare per la bottiglia francese.

Ogni voce è stata costruita in italiano attraverso la consultazione di testi settoriali e dei disciplinari. Sono stati due i metodi utilizzati: la standardizzazione in lingua cinese dei nomi dei vitigni e delle denominazioni dei vini e la traduzione delle definizioni a queste associate. Si è stabilito, così, il termine più adatto a identificare un vino o un vitigno nel rispetto della corretta pronuncia italiana e delle migliori tradizioni culturali cinesi.

 “Il Dizionario dei vini e vitigni d’Italia costituisce un punto di partenza estremamente rilevante per colmare le lacune linguistiche e per valorizzare le nicchie di produzione e lo smisurato scenario vitivinicolo italiano nel mercato cinese” spiega il presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia (che è anche co-ceo di Class Editori),  “Abbiamo raccolto questa sfida assieme all’Istituto Confucio con grande consapevolezza ed entusiasmo, certi che una migliore diffusione della cultura del vino, di cui la Cina sta diventando un produttore di rilievo, favorirà ulteriormente le opportunità di espansione delle produzioni Made in Italy”.

“Io sono arrivato a Pechino tre anni fa e non c’era una promozione organica del vino" rivela il direttore Ice di Pechino e coordinatore della Rete Estera Cina Amedeo Scarpa “Adesso non possiamo dire che ci sia del tutto, ma le cose vanno meglio. Più volte ci siamo chiesti dove l’Italia avesse sbagliato: abbiamo il prodotto, abbiamo la reputation, ma sfioriamo ancora la quarta posizione, che ci contendiamo con la Spagna, come Paese fornitore”. I motivi? “Prima di tutto l’estremo ritardo con cui ci siamo accorti della Cina e poi la comunicazione. Se noi non ci attrezziamo per comunicare ai cinesi nel loro linguaggio, non saremo mai sincronici. Dobbiamo, quindi, muoverci su tre livelli: formazione; eventi, dove coinvolgere anche gli influencer cinesi (che hanno una cosa come 33 milioni di visualizzazioni sulle loro piattaforme cinesi); comunicazione digital (pensiamo solo a WeChat)”.


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