Sicit non teme lo scontro commerciale tra Cina e Stati Uniti. L'azienda chimica non ha alcuna intenzione di abbandonare i due mercati. «Noi non facciamo la guerra», ha spiegato l’amministratore delegato Massimo Neresini nel giorno del debutto sul segmento Aim di Borsa Italiana. «Esportare in Cina non è semplice, ma si possono fare dei buoni progetti; con gli Stati Uniti è lo stesso».
La società è approdata in Borsa grazie a una business combination con SprintItaly, la Spac promossa da Fineurop, Gerardo Braggiotti, Matteo Carlotti e Francesco Pintucci.
«Sicit è un'azienda eccellente, nota nel mondo, che vende in 90 Paesi», ha dichiarato Matteo Carlotti, socio promotore di SprintItaly e membro del consiglio d'amministrazione di Sicit, a margine della cerimonia di quotazione.
La società ha chiuso il 2018 con ricavi per 55 milioni di euro, un ebitda a 22,7 milioni e un utile netto di 13,4 milioni. L’azienda della chimica, specializzata nella produzione e commercializzazione B2B di idrolizzati proteici impiegati sia per l'agricoltura che per l'industria del gesso, è ora sbarcata sull'Aim Italia.
L'operazione di business combination da 100 milioni di euro consentirà all'azienda di accelerare il piano di sviluppo strategico in Italia e all'estero con il potenziamento degli stabilimenti esistenti di Arzignano e Chiampo e del laboratorio di R&D, e così di costruire un nuovo impianto di produzione in Sud America.
«Tra due e cinque anni pensiamo di investire all'estero e stiamo considerando sia il Sud America che il Centro America», ha dichiarato Giuseppe Valter Peretti, presidente di Sicit, a margine della cerimonia per l'avvio delle contrattazioni su Aim Italia. «Non abbiamo ancora deciso quale strada verrà intrapresa, ma è un argomento di cui si sta discutendo».
«Oggi è un giorno di fondamentale importanza per Sicit e per l'intero distretto conciario vicentino. La conclusione della business combination con SprintItaly e la quotazione avvengono in chiave strategica, per accelerare e consolidare il percorso di crescita di lungo termine intrapreso», ha aggiunto Neresini. «D'ora in avanti saremo ancora più visibili sui mercati internazionali, potendo sviluppare in pochi anni l'importante piano industriale approvato».