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Auto e immobiliare, rallentamento in vista nel mercato cinese

S&P prevede che nel 2024 crescerà solo il mercato delle auto elettriche, comunque a un tasso a doppia cifra. Sul fronte immobiliare, le vendite di case sono diminuite del 24% in settembre su base annua, e del 10% nei primi 8 mesi dell'anno


10/10/2023 15:13

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale

Le vendite di auto nel mercato interno cinese rimarranno deboli nel corso del prossimo anno. La domanda risulta cauta di fronte allo scenario macroeconomico e ai continui tagli dei prezzi per dare slancio alle vendite e liberare le scorte.

L'analisi è di S&P Global Ratings che nel report sul mercato automotive cinese 'China Auto: Soft Demand Heightens Competition', stima che le vendite di veicoli leggeri in Cina potrebbero rimanere piatte o crescere appena del 2% nell'esercizio 2023-2024. In parallelo, le vendite di veicoli elettrici sul territorio nazionale rallenterà al 15%-25% nello stesso arco temporale. Secondo Clair Yuan, credit analyst di S&P, "i rischi portano le stime verso il basso, con venti contrari macro che gettano incertezza sulla domanda".

La concorrenza nel settore rimarrà intensa e la prolungata guerra dei prezzi abbinata alla scommessa sull'elettrificazione peseranno sui margini e sui flussi di cassa delle case automobilistiche. Nell'insieme, i marchi cinesi manterranno comunque una solida posizione di mercato nei prossimi 24 mesi e "potremmo assistere a un aumento delle collaborazioni tra produttori di auto stranieri e cinesi nel settore dei veicoli elettrici", secondo l'agenzia di rating.

Le stime di S&P forniscono un outlook negativo per il gruppo Zhejiang Geely Holding Group e per la controllata Geely Automobile Holdings, che controlla tra gli altri anche il marchio Volvo, che "rispecchia l'elevata pressione sui margini di guadagno in seguito all'aumento delle vendite di veicoli elettrici". Al contrario, per S&P, "altre case automobilistiche e produttori di parti di ricambio esaminati hanno i margini per superare l'anno difficile che ci attende".

Anche sul fronte dell'immobiliare le ultime notizie non sono positive. Su base annua, le vendite di settembre delle prime 100 società sono diminuite del 24,1%, mentre da gennaio a settembre le vendite totali ammontavano a 4.850,1 miliardi di yuan, circa 665 miliardi di dollari, con un calo del 10,3%.

Da gennaio a settembre, le vendite di 14 società immobiliari hanno superato i 100 miliardi di yuan, tra cui Poly Development, Vanke, China Merchants Shekou, Longfor Group e China Jinmao. Tuttavia, sono in calo rispetto allo scorso anno. L'unico dato incoraggiante è che in settembre le vendite delle prime 100 società immobiliari cinesi hanno registrato netti aumenti rispetto al mese precedente. Secondo i dati recentemente diffusi dal China Index Research Institute, l'incremento risulta pari al 24,8% su base mensile. (riproduzione riservata)


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