Country Garden Holdings, in passato il più grande costruttore cinese, ha sospeso la negoziazione di 11 bond sul mercato interno cinese, accrescendo il malessere nei mercati finanziari del Paese. Alla cattiva notizia si aggiunge che in luglio le vendite di abitazioni nuove in Cina sono crollate del 33% e il rischio di default dei costruttori indebitati si fa sempre più concreto (e spaventa i mercati).
I problemi di Country Garden rischiano di avere un impatto ancora peggiore rispetto del fallimento di China Evergrande Group, dato che gestisce un numero di progetti quattro volte superiore. Stando alle fonti di Bloomberg, il costruttore sarebbe in attesa di un riscontro su una proposta di proroga per il rimborso di un prestito obbligazionario di 3,9 miliardi di yuan (537 milioni di dollari) con scadenza al 2 settembre.
Ha inoltre sospeso la negoziazione locale di 11 titoli emessi dalla società e dalle sue controllate. Il colosso delle costruzioni è stato travolto da una pesante crisi, riportando perdite fino a 7,6 miliardi di dollari nella prima metà dell’anno, con enormi debiti. A fine 2022 le passività di Country Garden ammontavano a 1,4 trilioni di yuan cinesi (180 miliardi di euro circa), un ordine di grandezza paragonabile solo a quello della fu Evergrande, la compagnia più indebitata di sempre per circa 300 miliardi di dollari. Ultimi giorni di vita per il costruttore cinese? È probabile. Secondo diversi analisti, anche Country Garden andrà in default, con un impatto che interesserà l’intera economia cinese.
Le azioni di Country Garden, guidata da una delle donne più ricche della Cina, Yang Huiyan, hanno perso il 18,4% nella seduta del 13 agosto, per chiudere sotto 1 dollaro di Hong Kong. Da inizio anno il titolo ha iniziato un lungo declino, perdendo il 70,26%. In difficoltà anche le obbligazioni emesse dal costruttore, che sono scese sotto 10 centesimi. A riprova dell'impatto più ampio, i titoli junk cinesi in dollari hanno hanno esteso i ribassi di 2 centesimi, dopo essere scesi la settimana scorsa al livello più basso dell'anno, circa 66 centesimi, scrive Bloomberg.
In generale le borse cinesi e di Hong Kong soffrono: gli indici Csi 1000 (Shanghai) e Hang Seng Index (Hong Kong), dove Country Garden è quotata, registrano ribassi rispettivamente del 3% e dell’1,3% dal mese scorso. «Vediamo un rischio di contagio più elevato non solo nel settore ma anche di possibili ricadute sull'economia in generale», hanno affermato gli analisti di JPMorgan. (riproduzione riservata)