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Evergrande, c'è l'accordo con i creditori ma chiede nuovi fondi

Il colosso dell'immobiliare gravato da 300 miliardi di debiti trasformerà i titoli obbligazionari in mano a investitori offshore e andati in default in nuove obbligazioni con scadenza 10/12 anni o in strumenti ibridi in parte debito e in parte azioni delle società sane del gruppo


23/03/2023 18:33

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Hui Ka Yan, presidente e fondatore di China Evergrande

China Evergrande Group, un tempo una delle maggiori società immobiliari della Cina e ora una delle aziende più indebitate al mondo, per circa 300 miliardi di dollari, ha raggiunto un accordo per la ristrutturazione del debito con i suoi creditori offshore dopo diversi rinvii, che prevede lo scambio delle loro obbligazioni con nuovi titoli.

«La ristrutturazione proposta alleggerirà la pressione dell'indebitamento offshore e faciliterà gli sforzi dell'azienda per riprendere le operazioni e risolvere i problemi onshore», ha fatto sapere la società in tarda serata con una nota, precisando che sarà necessario anche un finanziamento aggiuntivo di 250-300 miliardi di yuan (36,4-43,7 miliardi di dollari) per garantire la consegna delle proprietà».

Inoltre, per la piena operatività della divisione Tianji è stata stimata la necessità di finanziamenti aggiuntivi per 1-2 miliardi di yuan. La proposta presentata ai creditori arriva 15 mesi dopo il primo default sulle obbligazioni denominate in dollari legate alla controllante, alla divisione immobiliare Scenery Journey e al ramo di finanziamento offshore Tianji Holding.

Secondo il piano, gli investitori dell'azienda potranno ricevere nuove obbligazioni con scadenza da 10 a 12 anni o una combinazione di nuovo debito e strumenti azionari legati alla divisione dei servizi immobiliari, a China Evergrande New Energy Vehicle Group, la divisione specializzata in veicoli elettrici, o alla controllante.

I creditori di Scenery Journey dovrebbero ricevere 6,5 miliardi di dollari di nuove obbligazioni, mentre gli investitori di Tianji riceveranno 800 milioni di dollari di nuovi bond. Per i primi due anni e mezzo, gli interessi sulle nuove obbligazioni potranno essere pagati in contanti o in natura, cioè con un maggiore indebitamento.

Evergrande si è poi soffermata sulle attività di China Evergrande New Energy Vehicle Group, dichiarando che è a "rischio di chiusura" in assenza di nuovi finanziamenti. Potrebbero essere necessari fino a 29 miliardi di yuan, o 4,21 miliardi di dollari, per permetterle di avviare una produzione di massa dei suoi EV, ha spiegato.

La ristrutturazione del debito sarà attuata attraverso schemi di concordato o altre procedure che potrebbero svolgersi nei tribunali delle Isole Cayman, di Hong Kong e delle Isole Vergini britanniche. In caso di successo, il progetto rappresenterebbe una delle più grandi ristrutturazioni del debito mai effettuate nel Paese e potrebbe avere un impatto su banche, trust e milioni di proprietari di case. Nel frattempo, il titolo della società rimane sospeso a Hong Kong. (riproduzione risaervata)


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