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La Cina nell'alleanza promossa dall'Oms per il vaccino anti Covid

La conferma arriva dalla portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying. Il programma dell'Oms punta a distribuire i vaccini già entro la fine dell'anno. Al momento sono stati raccolti circa 1,8 miliardi di dollari


09/10/2020 12:04

di Mauro Romano e Angela Zoppo - Class Editori

Covid

La Cina si unisce all'iniziativa globale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sul vaccino anti COVID-19 come bene pubblico globale, denominata COVAX. La conferma arriva dalla portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying.

L'accordo con  l'alleanza per il vaccino Gavi è stata firmata ieri. "Ci siamo solennemente impegnati a sviluppare e distribuire il vaccino cinese come bene pubblico globale, che sarà distribuito ai paesi in via di sviluppo come una priorità", ha detto Hua. "Sebbene la Cina stia guidando il mondo con diversi vaccini in stato avanzato di ricerca e sviluppo e con un'ampia capacità di produzione, ha anche deciso di aderire a COVAX. Stiamo facendo questo passo concreto per garantire un'equa distribuzione dei vaccini, specialmente nei paesi in via di sviluppo, e speriamo che i paesi più capaci si uniscano anche loro e sostengano COVAX".

Il programma dell'Oms punta a distribuire i vaccini già entro la fine dell'anno. Al momento sono stati raccolti circa 1,8 miliardi di dollari da stati come il Giappone, la Germania e la Gran Bretagna e da entità private come la Bill&Melinda Gates Foundation.

Lo schema al momento sta puntando su nove vaccini in sviluppo, compresi due sviluppati dalla Cina, uno dagli Usa, uno dalla Corea del Sud e uno in Gran Bretagna. In tutto sono 156 i paesi che hanno aderito, a questi si unisce ora anche Pechino. Mancano dalla lista Usa e Russia.

Nel mentre, come riferito da MF-Milano Finanza in edicola, segue inarrestabile la raccolta di finanziamenti per sostenere la corsa al vaccino. Tra i potenziali finanziatori spunta anche la Bei, la Banca europea degli investimenti, che potrebbe finanziare fino a 400 milioni di euro del miliardo indicato da Gavi Alliance come ammontare complessivo del «contingent loan» per monetizzare la partecipazione degli Stati Ue e della Commissione europea a Gavi nella cornice dell’Amc (Advance market commitment).

«Il progetto contribuirà al successo della ricerca di un vaccino per il Covid-19 per le aree dell’Africa sub-sahariana e nei Paesi del Mediterraneo», si legge nella richiesta avanzata alla Bei. L’obiettivo è anche quello di trovare e diffondere un vaccino low-cost, abbattendo il costo di ogni dose ad appena 3 dollari. Nel frattempo, circa 960 milioni di dollari sono arrivati alla Covax Amc di Gavi Alliance da Italia, Canada, Germania, Regno Unito e Svezia, cifra che si è aggiunta agli 1,7 miliardi di dollari raccolti durante l’estate grazie alla generosità di donatori privati. Il contributo dell’Italia è stato il più modesto, circa 23 milioni di dollari contro, per esempio, i 640 milioni di dollari arrivati da Londra.

Solo gli svedesi hanno fatto meno, fermandosi a 12 milioni di dollari. Altri 300 milioni di finanziamenti complessivi sono attesi per fine anno. Nelle stime di Gavi, con queste cifre si potrebbero finanziare circa un miliardo di dosi ai paesi più poveri dell’Africa, mentre nel 2021 serviranno altri 5 miliardi di dollari. (riproduzione riservata)


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