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Maxi accordo di Msc in Cina per sei nuove portacontainer

La shipping company, fondata da Gialuigi Aponte e diretta dal figlio Diego, ha firmato un accordo con la società di leasing di Bank of Communication che acquisterà 6 navi da 24 mila teu e le noleggerà a Msc. Le navi verranno costruite in tre diversi cantieri cinesi. Il valore del contratto è di circa 900 milioni di dollari. Le consegne previste nel 2023-2024


07/01/2021 13:20

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Gianluigi Aponte con i figli Diego, presidente di Msc, e Alexa

Mediterranean Shipping Company, Msc, leader mondiale insieme alla danese Maersk nelle attività di trasporto e logistica, ha chiuso un nuovo maxi accordo con la Cina per la fornitura di sei navi porta container da 24 mila teu (unità di misura dei container da 20 piedi), la cui consegna è prevista nel biennio 2023-2024.

L'operazione è stata resa possibile dall'intervento della Bank of Communications Financial Leasing (Bocomm Leasing), braccio finanziario della Bank of Communication, una delle maggiori e storiche banche cinesi, che ha una filiale anche in Italia, a Roma. Bocomm Leasing finanzierà la costruzione delle sei portacontainer, il cui valore è di circa 150 milioni di dollari ciascuna, presso tre cantieri navali cinesi, Yangzijiang Shipbuilding, Hudong-Zhonghua Shipbuilding e Jiangnan Shipyard. 

Una volta costruite le navi, che sono tra le più grandi nella categoria, verranno noleggiate con un contratto a lungo termine alla shipping company fondata da Gianluigi Aponte e guidata dal figlio Diego, la Msc, che tra l'altro è azionista di minoranza di uno dei maggiori spedizionieri europei, la Savino De Bene. 

Il maxi ordine, per circa 900 milioni di dollari, ai cantieri cinesi fa seguito ad altrettante commesse ufficializzate nelle ultime settimane dai tedeschi di Hapag Lloyd, diretto concorrente di Msc sia nel settore crociere che trasporti, per sei navi da 23.500 teu.

Il 24 dicembre scorso, inoltre, One Network Express, shipping company di Singapore, aveva piazzato un ordine analogo sempre per 6 navi ma questa volta da oltre 24 mila teu, quindi più grandi di quelle dei concorrenti, con l'appoggio di un consorzio finanziario giapponese.

La corsa in contemporanea dei maggiori operatori del mondo ad aumentare le capacità di trasporto lascia presagire non solo una crescita dei flussi commerciali ma anche un forte aumento della competitività nel settore, gara in cui è impegnata da tempo anche la Evergreen Marine corp di Taiwan, che dall'anno prossimo dovrebbe incominciare a ricever le prime consegne di una maxi fornitura di 10 portacontainer dal cantiere navale sudcoreano Samsung Heavy Industries e dai cinesi Jiangnan Shipyard Co. Ltd e Hudong Zhonghua Shipbuilding, gli stessi del nuovo ordine di Msc. 

La compagnia degli Aponte era finita recentemente nel mirino per via del blocco al largo delle coste della Cina settentrionale di una sua nave bulk, la Anastasia,  e dei marittimi, per effetto del braccio di ferro in atto tra Australia e Cina. 

Msc aveva ripetutamente richiesto che i marittimi a bordo avessero il permesso di tornare a casa dalle loro famiglie ma queste richieste non sono ancora state accolte dai noleggiatori cui spetta l’ultima parola sui movimenti della nave. “La Cina ha proibito un cambio di equipaggio nei porti cinesi a causa delle restrizioni di Covid-19 e le richieste di Msc di metà dicembre per un cambio di equipaggio all’ancoraggio o in Giappone, a pochi giorni di navigazione, non sono state soddisfatte” aeva spiegato la shipping company ginevrina.

Msc, oltre a essere un primario player nel settore del trasporto marittimo containerizzato, controlla anche un paio di navi car carrier, un rimorchiatore d’altura e alcune Post-Panamax bulk carrier gemella della Anastasia. Oltre ovviamente ai traghetti (Grandi Navi Veloci, Snav e Navigazione Libera del Golfo) in cui la famiglia Aponte opera tramite holding e società italiane. (riproduzione riservata)

 

 


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