Dal 2013 Hera ha messo un piede nel business dei termovalorizzatori in Cina, avviando un’attività in joint venture con il gruppo locale Hi-Fim e la boutique d’affari Npv Europe-Sri Group. Il core business della newco Hera Environmental Protection Technologies (Hept) è la fornitura di una gamma sdi servizi per il trattamento dei rifiuti e la produzione di energia (waste-to-energy), in particolare per i rifiuti industriali definiti pericolosi.
In particolare, la società cinese partecipata al 30% da Hera (il 60% è di Hi-Firm e il restante 10% di Npv-Sri), che sta completando la realizzazione di due termovalorizzatori nelle province di Jiangsu (investimento da 66 milioni di euro) e Zhejiang (investimento di oltre 100 milioni di euro), ora è in fase avanzata di negoziazione con il colosso Shanghai Electric per lo sviluppo progettuale e la successiva realizzazione di altri siti per lo smaltimento dei rifiuti nel Paese asiatico.
L’alleanza con l’azionista (40%) di Ansaldo Energia in questa prima sarà esclusivamente di natura industriale e prevederà la fornitura di tecnologia e soluzione di ingegneria e il project management a favore di una delle principali multiutility cinesi, ovvero la stessa Shanghai Eletric che ha in pipeline la realizzazione di decine di termovalorizzatori che hanno un costo medio oscillante tra i 100 e i 150 milioni.
In tal senso, di recente Stefano Venier, ad di Hera, ha soggiornato per una settimana a Shanghai per incontrare i futuri partner e per definire le technicality dell’accordo. E, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, l’intesa in via di definizione prevederà in una sua seconda fase di realizzazione, anche il possibile investimento in equity dello stesso colosso asiatico nel capitale di Hept che ha chiuso il 2018 con un giro d’affari di vicino ai 100 milioni di yuan, ovvero quasi 15 milioni di euro, realizzati attraverso la fornitura di servizi di ingegneria.
E nel piano industriale in fase di realizzazione, la jv cinese di Hera ha in pipeline la costruzione almeno altri sette impianti di termovalorizzazione collocati nella province di Shaanxi (2 siti), Shandong, Sichaun e Hunan, oltre a un impianto da sviluppare nella municipalità di Shanghai.