La Cina ha installato lo scorso anno la metà della nuova capacità di generazione elettrica dall'eolico offshore, segnalandosi per il terzo anno consecutivo come il paese più attivo su questo fronte e aprendo la strada al sorpasso come leader globale nella produzione da turbine offshore, che potrebbe avvenire quest'anno. L'ha rivelato il rapporto annuale del Global Wind Energy Council.
In tutto il mondo nel 2020 sono stati installati 6 gigawatt di capacità produttiva, secondo record consecutivo per l'eolico offshore. La Cina ha installato 3 gigawatt, mentre al secondo posto si è segnalata l'Olanda con 1,5 gigawatt.
Attualmente la capacità produttiva dall'eolico offshore è arrivata nel 2020 a oltre 35 gigawatt. Nell'ultimo quinquennio è più che raddoppiato. La Cina al momento, come capacità produttiva accumulata, ha superato la Germania e incalza la Gran Bretagna.
"La continuativa crescita dell'industria dell'eolico offshore globalmente durante la pandemia mostra la resilienza di questa industria che è in un momento di boom. Sebbene la Cina sia sta la prima a essere colpita dalla crisi Covid-19, l'impatto sul settore dell'eolico offshore è stato minimo", ha detto Feng Zhao del GWEC.
"Sebbene l'Europa rimanga globalmente il più ampio mercato dell'eolico offshore, l'Asia Pacifico avrà un ruolo crescente nello sviluppo dell'industria, dal momento che grandi potenze economiche come il Giappone e la Corea del Sud hanno recentemente posto ambiziosi obiettivi per l'eolico offshore. E anche gli Stati uniti diventeranno un mercato sempre più importante, dal momento che la nuova amministrazione ha chiarito che sta lavorando per una crescita accelerata di questa cruciale industria".
Secondo Zhao, il trend di crescita in Cina dovrebbe continuare anche quest'anno soprattutto grazie alle installazioni offshore, alimentata dalle tariffe incentivate riconosciute dal governo, che tuttavia potrebbero finire entro quest'anno.
Della crescita accelerata di capacità eolica in Cina stanno beneficiando diverse imprese italiane che producono localmente. Fra queste la Bonfiglioli di Bologna, leader internazionale per la produzione di inverter, che nel 2020 ha registrato il suo miglior anno di attività in Cina con un fatturato che ha superato 200 milioni di euro. Nel 2019 il gruppo aveva registrato un fatturato consolidato di 972 milioni di euro. (riproduzione riservata)