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Azienda Energetico

È targato Piemonte il primo bus elettrico destinato alla Cina

Progettato e costruito dalla Blue Engineering, controllata dal colosso cinese Crcc, è modulare e può raggiungere i 64 metri per le zone ad alto traffico con una capienza fino a 500 persone. La carica delle batterie è wireless, grazie a bobine nel manto stradale


02/05/2023 17:30

di Stefano Catellani - Class Editori

settimanale
L'autobus elettrico della Blue Engineering

La società italo cinese Blue Engineering & Design, fondata a Rivoli nel 1993, gira la boa dei primi 10 anni e si prepara al lancio sul mercato del Blue Trolley Bus, un autobus elettrico che può essere anche a guida autonoma.

Il prototipo, sviluppato con un investimento di 5,5 milioni, per un terzo finanziato dalla Regione Piemonte attraverso i fondi europei per lo sviluppo regionale, è stato presentato alle istituzioni, all'azienda locale di trasporti Gtt, al Politecnico di Torino, alle principali associazioni. Nelle prossime settimane l'azienda che ha sedi a Torino, Bursa in Turchia e nell’area di Napoli potrebbe già firmare due contratti in Cina e in Turchia.

«Il Blue Trolley Bus ha la capienza di un tram, ma viaggia su gomma, quindi non richiede una infrastruttura. È modulare e può raggiungere i 64 metri per le zone ad alto traffico con una capienza fino a 500 persone. La carica delle batterie è wireless, grazie a bobine nel manto stradale», ha spiegato l'amministratore delegato di Blue Engineering, Moh'd Eid.

«L'obiettivo è costruire una filiera in Piemonte, unica regione che unisce le competenze in ambito automobilistico e ferroviario. In Cina la domanda è già di 10.000 mezzi. Abbiamo un vantaggio tecnologico da sfruttare. A Torino ne potrebbe servire un centinaio. La ricaduta occupazionale prevista è di un migliaio di persone per la produzione e un altro migliaio per l'indotto», ha aggiunto Moh'd Eid.

«Il Piemonte è sempre stato all'avanguardia, con invenzioni competitive, uniche al mondo. Questo è un prodotto che abbina la capacità di essere una soluzione al trasporto urbano a quella di non inquinare e di creare occupazione. L'intervento della Regione è fondamentale grazie ai fondi europei per la ricerca messi a disposizione delle imprese», ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Blue Engineering fattura circa 8,5 milioni ma prima del Covid era salita oltre quota 11 milioni di euro. Dal 2017 CRRC, China Railway Rolling Stock Corporation con sede a Pechino, colosso ferroviario cinese quotato in Borsa specializzato nella produzione di treni e materiale rotabile con ricavi intorno ai 32 miliardi di yuan e più di 180 mila addetti, ha progressivamente consolidato il suo rapporto con la Blue Engineering, selezionandola come Centro Ricerca per l’Italia.

La Blue Engineering con headquarters a Rivoli è specializzata in progettazione e ingegnerizzazione di veicoli aerospaziali, automobilistici, navali e ferroviari. Proprio le competenze acquisite in quest’ultimo settore hanno portato all’acquisizione della maggioranza del capitale da parte di CRRC Tangshan (65%), CMC (China National Machinery Import & Export Corporation) con il 10% e Genertec Italia (con il 5%).

CRRC (tramite la controllata Tangshan Railways), la più grande azienda mondiale produttrice di treni, ha acquisito il 65 % dell’azienda, mentre un 10 % è stato rilevato da Cmc (grande costruttore cinese di infrastrutture) ed un altro 5 % da Genertech (società tecnologica specializzata nel veicolare investimenti cinesi in Italia). «Grazie a questa operazione abbiamo grandi prospettive di sviluppo: gli investitori cinesi ci garantiscono lavoro per i prossimi quattro anni tanto che da 112 dipendenti siamo passati a 180 e la prospettiva è di raddoppiare entro il quadriennio», ha concluso Moh'd Eid, ceo di Blue Engineering. (riproduzione riservata)


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