La geopolitica continua a guidare la campagna di espansione di Eni. Il gruppo infatti, si rafforza ancora nell'area più stabile del Golfo: è di oggi l'annuncio dell'assegnazione di un nuovo blocco offshore nell'Emirato di Ras Al Khaimah, attraverso la controllata Eni Rak. Il contratto di esplorazione e produzione è stato firmato tra il presidente di Eni RAK, Fuad Krekshi, e il direttore generale della Ras Al Khaimah Petroleum Authority, Nishant Dighe, alla presenza dello Sceicco Saud bin Saqr Al Qasimi, membro del Consiglio supremo degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Ras Al Khaimah.
Il Blocco 7 copre un'area di 430 km quadrati. Eni RaK sarà l'operatore, con il 90% di interesse partecipativo assieme alla compagnia nazionale di Rak Gas, col restante 10%. La presenza di infrastrutture di trattamento gas nell'Emirato con capacità disponibile permetterà una rapida messa in produzione delle eventuali scoperte.
Eni è già presente nell'Emirato di Ras Al Khaimah e opera il Blocco A offshore dove, dopo una fase inziale di studio e rielaborazione del dato geofisico, stanno iniziando i preparativi per la perforazione esplorativa. L'acquisizione del Blocco 7 rappresenta un altro passo nel posizionamento di Eni in Medio Oriente e in particolare negli Emirati Arabi Uniti, dove il gruppo guidato dall'ad Claudio Descalzi già detiene la maggiore superficie esplorativa tra le compagnie internazionali presenti, con oltre 26mila km quadrati di superficie e con un totale di 8 blocchi esplorativi nell'onshore e nelle acque poco profonde degli Emirati di Abu Dhabi, Ras Al Khaimah e Sharjah. In Borsa il titolo Eni segna al momento un calo dello 0,39% a 10,31 euro. (riproduzione riservata)