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Azienda Energetico

FuturaSun sfida a Taizhou i colossi cinesi del settore fotovoltaico

La piccola azienda veneta, fondata da Alessandro Barin, ha aperto nel Dragone un secondo stabilimento con quattro linee per produrre una tecnologia italiane di particolare qualità ed efficienza energetica, mettendo in campo una strategia innovativa basata sul binomio Italia-Cina. L'obbiettivo è arrivare a una capacità produttiva di 1 GW


16/07/2019 11:03

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

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Alessandro Barin, numero uno di Futurasun

FuturaSun, azienda italiana tra i leader nella produzione di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza, amplia la sua capacità manifatturiera con una nuova fabbrica a Taizhou, provincia dello Zhejiang, che disporrà di quattro linee automatizzate con una capacità produttiva annua di 500 MW. Punto di forza, ha spiegato il ceo Alessandro Barin, 39 anni, «sono le nuove stringatrici Silk progettate in Italia, doppio output in metà spazio».

L’azienda di Cittadella (Padova) fa sapere che il nuovo stabilimento garantirà una capacità produttiva di 500 MW/anno ma il progetto prevede a breve l’espansione della capacità produttiva ad 1 GW. Le nuove stringatrici Silk sono state progettate in Italia dal team dell'azienda in collaborazione con uno spin-off dell’Università di Padova. «FuturaSun è l’unica realtà europea riuscita a farsi spazio nel mercato manifatturiero della fabbrica del mondo», ha sottolineato Barin. «È inoltre la prima e unica azienda italiana che produce anche per il mercato locale». 

Il nuovo stabilimento di FuturaSun è situato nel distretto industriale di Taizhou nella provincia del Jiangsu, poco a nord di Shanghai e a 200 km dall’altro sito produttivo di Maanshan, dove sono insediate olte aziende del settore fotovoltaico, da quelle produttrici di componentistica ai colossi produttori di pannelli. 

Alessandro Barin, numero uno dell'azienda padovana, da 20 anni si divide tra i due paesi coniugando l’esperienza e la conoscenza del distretto fotovoltaico veneto con le incredibili opportunità di sviluppo economico del mercato cinese, e questa è una delle ragioni per cui FuturaSun è diventata l’unica realtà europea riuscita a farsi spazio nello mercato manifatturiero cinese fortemente competitivo. 

«Nelle dinamiche mondiali tra Europa e Cina e nel nostro settore gli esempi di investimenti di successo per la produzione di moduli sono rare. L’apertura della nuova fabbrica dimostra ancora una volta che FuturaSun è un’azienda Europea che sa mantenere il proprio business e crescere operando in una dinamica bi-culturale,» ha spiegato Barin

Nei primi sei mesi dell’anno 2019 hanno visto un aumento del fatturato del 70%. 

FuturaSun è stata fondata nel 2008 da un team di manager del distretto italiano del fotovoltaico, nel cuore del Veneto e l'attività commerciale è incominciata nel 2010, quando il settore in Italia dava i primi segni di crisi, per precipitare nell’anno successivo. Mentre molti dei grandi nomi di un tempo sparivano dal mercato, FuturaSun è andata avanti, all’inizio a piccoli passi e poi con velocità sempre maggiore.

Attualmente lavora con più di 70 Paesi, con un tasso di crescita a due cifre. Il fatturato dell'azienda è cresciuto da 339 mila euro del 2015 a 11,2 milioni a fine 2017 con un ebitda che da 85 mila euro ha supera nel 2017 417 mila euro.


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