La Germania spodesta la Cina dal podio degli emittenti di Green bond. Il dato emerge dall'analisi di Climate Bonds Initiative. Le emissioni globali di green bond sono diminuite del 55,6% a 63,49 miliardi di dollari nel terzo trimestre rispetto ai 142,99 miliardi emessi nello stesso periodo del 2021 e segnando, soprattutto, il livello più basso dal secondo trimestre 2020.
Guardando alla top tre emerge un dato ancor più eclatante: in prima posizione a livello mondiale si trova infatti la Germania, con emissioni green per 15,89 miliardi di dollari, nonostante il calo del 7,6% su base annua (quando erano stati emessi green bond per 17,2 miliardi) ma in crescita del 55% sui 10,26 miliardi del secondo trimestre 2022. Cifre che hanno portato i tedeschi a spodestare la Cina, ferma a 9,43 miliardi di dollari, e confinare alla terza posizione gli Usa (9 miliardi). Come fa notare un gestore, però, il primato tedesco è dovuto all'emissione del green bond sovrano a cinque anni da 5 miliardi di euro emesso a fine agosto.
Come sottolineano dalla società di consulenza, il mercato delle obbligazioni verdi deve affrontare pressioni da svariati punti di vista: dalla flessione del mercato del debito a livello generale, alle sfide in termini di sicurezza energetica, fino all'aumento dei tassi di interesse e alle pressioni recessive nella maggior parte del mondo. Il tutto senza escludere la volatilità nei capital markets che ha indotto numerosi investitori a maggiore cautela.
All'interno di un trend globale in frenata, vi sono regioni che vanno in controtendenza o che, quantomeno, contribuiscono a contenere il calo. In testa vi è sicuramente l'Europa, che è rimasta la regione che ha contribuito maggiormente alle emissioni di green bond globali con il 55,5% del dato complessivo, seguita dall'Asia Pacifico con il 28,4%. Ponendo uno sguardo più approfondito sull'Europa, va segnalata in primis la posizione dell'Italia: quarta a livello mondiale. In particolare le emittenti tricolore hanno contribuito con emissioni per ben 8,32 miliardi di dollari nel terzo trimestre, superando di gran lunga i 600 milioni emessi nello stesso periodo del 2021. Questo, come detto, ha portato l'Italia a staccare di molto il Giappone, quinto classificato con 2,6 miliardi, la Francia (1,48 miliardi) e il Regno Unito (1,19 miliardi). (riproduzione riservata)