Il futuro dei camion è l'idrogeno per il costruttore coreano Hyundai che insieme al giapponese Toyota ha scommesso su questo tipo di propulsione «pulita» che sostituisce il gasolio per alimentare i mezzi pesanti.
La prima a sperimentare i camion Xcient Fuel Cell di Hyundai, a propulsione a celle a idrogeno, è la Svizzera, Paese che più di altri nel continente europeo è attraversato dal traffico dei Tir inquinanti. I camion a idrogeno invece di CO2 emettono vapore acqueo.
Sette clienti elvetici della grande distribuzione, fra i quali Coop e Migros, sperimenteranno i nuovi camion a celle a combustibile a idrogeno. Il debutto sulle strade della Confederazione elevetica vedrà impegnati sette camion a idrogeno di 19 tonnellate, ma entro la fine dell'anno saranno una cinquantina.
La flotta salirà a 1.600 entro il 2025.Il gruppo Toyota è il primo a commercializzare i camion a idrogeno prodotti in serie e il costruttore coreano spera di piazzarne più di 40 mila nel mondo nei prossimi dieci anni.
Dopo la Svizzera, Hyundai vuole esplorare il mercato della Germania, dell'Olanda dei Paesi nordici già equipaggiati con stazioni di ricarica per l'idrogeno. Hyundai non intende fermarsi all'Europa per i suoi camion ma mira a conquistare gli Stati Uniti e la Cina. Prevede di consegnare 12 mila camion a idrogeno negli Stati Uniti e 27 mila in Cina di qui al 2030.
Inoltre, il costruttore coreano prevede di realizzare dei partenariati in questi Paesi per essere presente in tutta la filiera, dalla produzione di idrogeno «verde2 fino alle stazioni di ricarica.
Il modello di business si basa non sull'acquisto di camion ma sul noleggio. Il costo di utilizzo è pari a quello dei camion diesel, secondo la casa coreana. Toyota lancerà un suo prototipo di camion a idrogeno sul mercato Usa nel 2021.
Anche la Cina ha deciso di muoversi rapidamente sull'utilizzo dell'idrogeno per l'automotive e il trasporto è pesante, dopo che le autorità di Pechino si sono accorte dell’enorme consumo di energia che un parco di milioni di auto elettriche richiederà, senza contare il problema dello smaltimento delle batterie. Sembra quindi che i programmatori cinesi abbiano abbandonato come priorità lo sviluppo dell'auto elettrica come sistema di propulsione, togliendo gli incentivi l'estate scorsa al settore.
Per una mobilità sostenibile il governo cinese si sta orientando alla propulsione all’idrogeno puntando sul sistema Toyota, che è leader mondiale con un modello già in vendita da anni, la Mirai, ma puntando anche verso i mezzi pesanti, treni propulsi a idrogeno. Ci sono diverse aziende italiane di componenti per i motori a idrogeno o ibridi, nel bresciano in particolare, che hanno già drizzato le antenne verso questo mercato. (riproduzione riservata)