Il gas avrà un ruolo chiave nella transizione verde della Cina. L'ha segnalato oggi Matteo Tanteri, amministratore delegato di Snam China intervenendo a un webinar organizzato dalla Camera di commercio Italia-Cina e dalla Fondazione Italia-Cina su Europa e Cina di fronte alla sfida della decarbonizzazione.
"Il gas sarà parte chiave dell'energy transition. È il principale business per tutte le società straniere in Cina", ha sottolineato il top manager. "Cinque anni fa il gas valeva meno del 5% dell'energy mix che ancora ha al 57% il carbone. Questo ha un impatto non solo in termini di emissioni di CO2 ma anche economico".
Gli operatori sono quindi in attesa del nuovo piano quinquennale sull'energia che dovrebbe arrivare quest'anno. Il presidente cinese Xi Jinping, d'altronde, ha messo impegni sfidanti per il Paese. L'obiettivo è raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060 "È stata qualcosa un po' di getto, a quanto si dice a Pechino, quindi ora calare questa dichiarazione dall'alto in un piano richierà un po' di approfondimenti", ha spiegato Tanteri.
Sul piano pratico le frasi di Xi presuppongono una mole di investimenti che rappresentano opportunità in particolare nei settori delle rinnovabili, dell'adeguamento dei power network e delle infrastrutture per l'idrogeno.
"Oggi il gas vale l'8%. Da qui a trent'anni gas dovrebbe valere il 17%. Il consumo è raddoppiato negli ultimi anni. Ci sarà un ulteriore raddoppio entro il 2040", ha aggiunto. In questo contesto "un ruolo chiave sarà quello del Gnl".
Lo scorso agosto, Snam e PipeChina, la nuova società cinese di infrastrutture energetiche, hanno sottoscritto un memorandum di intesa finalizzato alla cooperazione strategica. L'azienda italiana potrà fornire a PipeChina supporto tecnico per la realizzazione, gestione e manutenzione di infrastrutture di trasporto, rigassificazione e stoccaggio di gas naturale.
Snam e PipeChina, inoltre, potranno effettuare attività congiunte di ricerca e sviluppo nella transizione energetica nel paese asiatico, oltre che sperimentazioni nel settore dell'idrogeno. E questo facendo leva sulla leadership di Snam, tra le prime aziende infrastrutturali nel mondo a immettere idrogeno al 10% in volume nella rete di trasporto di gas naturale. Le due società, infine, valuteranno investimenti congiunti in Cina e a livello globale.
Della stessa opinione Gianni Di Giovanni, presidente del Cda di Eni China: il gas è fondamentale. "È chiaro che il paese vorrà tendenzialmente continuare a crescere e oggi la sua crescita si chiama carbone: più del 60 per cento dell'energia prodotta da questo paese per essere la fabbrica del mondo viene prodotta grazie al carbone. L'unica possibilità quasi automatica per sostituire il carbone, che è la vera grande fonte di CO2 per la produzione energetica, è il gas". (riproduzione riservata)