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Tunisia, Eni apre il cantiere del fotovoltaico

L'impianto avrà una capacità installata di 10 MW. Il progetto, assegnato al consorzio Etap-Eni a seguito di una gara pubblica, prevede la fornitura di energia elettrica alla società di Stato, Société Tunisienne de l'Electricité et du Gaz, e sarà realizzato da una nuova joint venture tra Eni ed Etap dedicata esclusivamente alla produzione di energia da fonti rinnovabili.


03/05/2019 12:16

di Francesca Gerosa - Class Editori

Eni apre il cantiere del fotovoltaico tunisino

Eni ha inaugurato il cantiere per la costruzione di un impianto fotovoltaico a Tataouine, nel sud della Tunisia, che avrà una capacità massima installata di 10 MW. Questo progetto, assegnato al consorzio Etap-Eni  a seguito di una gara pubblica indetta dalle autorità tunisine come previsto dalla normativa del Paese in materia di attribuzione delle licenze, prevede la fornitura di energia elettrica alla società di Stato, Société Tunisienne de l'Electricité et du Gaz, e sarà realizzato da una nuova joint venture tra Eni  ed Etap dedicata esclusivamente alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

L'impianto, dotato di un sistema a inseguimento solare in grado di ottimizzare l'energia prodotta, fornirà alla rete elettrica nazionale oltre 20 GWh/anno di energia, con un risparmio di CO2 complessivo pari a circa 260.000 tonnellate nei 25 anni previsti di esercizio. Sempre nel governatorato di Tataouine, il colosso oil italiano guidato da Claudio Descalzi completerà quest'anno la costruzione del campo fotovoltaico di Adam con una capacità massima installata di 5 MW, la cui energia sarà utilizzata direttamente dal sito industriale.

L'impianto, realizzato con un innovativo sistema ibrido che comprende anche un sistema di stoccaggio di energia, faciliterà l'integrazione con le turbine esistenti, riducendo i consumi di gas, i costi operativi e le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Eni  ed Etpa riconfermano così il loro impegno nella decarbonizzazione del sistema energetico tunisino verso uno scenario a basse emissioni carboniche.

Eni è presente in Tunisia dal 1961 e opera nel Paese nei settori upstream, con attività concentrata nelle aree desertiche del sud e nell'offshore mediterraneo, Gas & LNG Power and Marketing, con la gestione del gasdotto Transmed che collega l'Algeria all'Italia attraverso la Tunisia e nel campo del Refining & Marketing.

Giovedì 2 maggio,  il Cane a sei zampe è rientrato con successo sul mercato americano prezzando un'emissione obbligazionaria in dollari statunitensi, a tasso fisso con durata di 10 anni, per un valore nominale di 1 miliardo di dollari.

Il bond decennale paga una cedola annua del 4,250% e ha un prezzo di re-offer di 99,742%. I proventi dell'emissione saranno usati per i fabbisogni ordinari del gruppo. L'offerta, ha reso noto Eni , ha riscontrato un elevato interesse da parte del mercato, raggiungendo una domanda di circa 4,6 miliardi di dollari. In particolare, all'offerta hanno aderito i principali investitori professionali, quali assicurazioni, fondi pensione e fund managers.


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