Il capo del principale ente regolatorio delle banche cinesi, Guo Shuqing, ha lanciato oggi un allarme rispetto al rischio che si sviluppi a partire dall'estero una bolla speculativa alimentata dal settore immobiliare.
"Sono preoccupato che nei mercati finanziari esteri un giorno possa formarsi una bolla", ha affermato Guo, che è presidente della China Banking and Insurance Regulatory Commission. "La Cina - ha proseguito - oggi è profondamente collegata coi mercati esteri e capitali stranieri continuano ad affluire".
Nel 2020 gli investimenti diretti esteri affluiti in Cina sono stati pari a 163 miliardi di dollari, mentre 155 miliardi di dollari sono stati instradati nel mercato dei capitali a Hong Kong.
Guo, che ha un ruolo importante anche nella banca centrale, essendo anche il segretario della cellula di partito dell'istituto d'emissione, ha spiegato che l'interconnessione coi mercati esteri è una buona cosa e va, entro certi limiti, favorita. Ha assicurato inoltre che l'afflusso di questi capitali appare gestibile. Tuttavia, ha avvertito, va evitato il rischio di volatilità nel mercato interno.
L'avvertimento di Guo arriva dopo la notizia di ieri che una delle più grandi compagnie immobiliari cinesi, la China Fortune Land Development, è andata in default su un bond da 530 milioni di dollari, in un momento di forte difficoltà per le imprese cinesi del settore che sono appesantite dal debito.
Per questo l'intero settore immobiliare è sotto pressione da parte del governo di Pechino affinché alleggerisca il suo livello d'indebitamento.
La compagnia immobiliare ha assicurato che intende comunque onorare i suoi debiti e, in un comunicato venerdì alla Borsa di Singapore, rimandando la scadenza che era fissata per sabato scorso perché ha bisogno di tempo per recuperare la liquidità a breve termine.
Nella compagine azionaria di China Fortune Land c'è anche Ping An, la più grande compagnia assicurativa della Cina, che detiene il 25% delle quote. Secondo Bloomberg, questa ha un debito denominato in dollari per 4,6 miliardi. (riproduzione riservata)