A febbraio le banche cinesi hanno erogato un ammontare di nuovi prestiti in yuan superiore al previsto, mentre Pechino si è mossa per rilanciare la crescita economica dopo quasi tre anni di restrizioni pandemiche.
I nuovi prestiti in yuan sono stati pari a 1.810 miliardi di yuan (259,88 miliardi di dollari) a febbraio, rispetto al record di 4.900 mld yuan emessi a gennaio, ha puntualizzato la People's Bank of China. Gli economisti intervistati dal Wall Street Journal avevano previsto un ammontare pari a 1.400 miliardi di yuan.
Un forte calo dei prestiti a febbraio era ampiamente previsto, poichè le banche cinesi sono solite anticiparli all'inizio dell'anno per conquistare quote di mercato.
La massa M2 cinese, la misura più ampia dell'offerta di moneta, e' aumentata a febbraio del 12,9% a livello annuale, rispetto al 12,6% di gennaio e al 12,5% previsto dagli economisti.
Il Governatore della PBoC, Yi Gang, ha segnalato all'inizio del mese che la Banca centrale potrebbe ridurre l'ammontare dei depositi che le banche commerciali devono accantonare quest'anno, nel tentativo di liberare fondi a lungo termine per sostenere l'economia.
Liu Guoqiang, vice governatore della PBoC, ha infine dichiarato la scorsa settimana che la Banca centrale si asterra' dall'inasprire o allentare drasticamente le politiche monetarie. (riproduzione riservata)