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Asse Cdp e Mps: 130 milioni per sostenere le imprese italiane in Cina

Le risorse sono disponibili a valere anche sull'emissione di Panda bond, obbligazioni denominate in yuan destinate a investitori d'Oltremuraglia. La prima operazione è una linea di credito a breve termine da 100 milioni di euro per venire incontro alle esigenze di liquidità La seconda operazione è una linea a medio-lungo termine in valuta locale, per 240 milioni di yuan, pari a 30 milioni di euro.


17/07/2020 12:16

di Andrea Pira- Class Editori

Mps-Cdp
Giampiero Bergami, Chief Commercial Officer e Vice Direttore Generale di Banca Monte dei Paschi di Siena,

Asse tra Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) per il sostegno delle imprese italiane in Cina. Valgono complessivamente 130 milioni di euro le due operazioni concluse dalla spa del Tesoro e dall'istituto senese per favorire la presenza nazionale nella Repubblica popolare.

La prima operazione è una linea di credito a breve termine da 100 milioni di euro per venire incontro alle esigenze di liquidità a stretto giro. La seconda operazione è una linea a medio-lungo termine in valuta locale, per 240 milioni di yuan, pari a 30 milioni di euro. Quest'ultima è a valere sulle provvista raccolta  con l’emissione inaugurale del "Panda bond" da 1 miliardo di yuan, conclusa lo scorso 31 luglio.

Il gruppo guidato da Fabrizio Palermo è stato il primo emittente italiano di obbligazioni denominate in yuan da emettere nel mercato cinese. L'emissione  rientra nel programma 2019 Renminbi bonds fino a 5 miliardi di yuan autorizzato dalla banca centrale cinese. Le risorse raccolte saranno destinate al sostegno delle imprese italiane (e delle loro controllate in Cina) che esportano o producono oltre Muraglia.

Entrambe le linee di credito saranno veicolate alle imprese dalla succursale di Banca Mps a Shanghai. L'ultima operazione in ordine di tempo che ha visto Mps nel ruolo di facility agent assieme a Cdp ha riguardato il gruppo Meter 40 milioni di yuan, pari a circa 5 milioni di euro destinate al potenziamento delle linee di produzione, al rinnovamento degli impianti e macchinari e allo sviluppo di nuovi prodotti nella Repubblica popolare. E nei mesi scorsi, sempre a valere sulla provvista Panda Bond, per i finanziamenti a favore di Fiamm, di Ufi Filters e di Eurogruop Lamination. Una prossima operazione dovrebbe invece concretizzarsi la prossima settimana, o al massimo entro fine mese.

"In questa fase estremamente delicata del commercio internazionale, conseguente alla pandemia in atto da Covid-19, l’attività di supporto di Cdp a favore di imprese italiane in Cina si concretizza sia attraverso il finanziamento alle imprese italiane già avviata nel 2019 sia con il supporto finanziario indiretto che prevede l'intermediazione da parte degli Istituti di credito", ha spiegato il responsabile divisione Cdp Imprese, Nunzio Tartaglia. "Con questa operazione puntiamo a facilitare l’accesso al credito anche delle imprese di dimensioni inferiori rispetto a quelle tradizionalmente supportate da Cdp".

Giampiero Bergami, chief commercial officer e vice direttore generale di Banca Monte dei Paschi di Siena, conferma: "Con quest'operazione, in particolare, sosteniamo le attività delle imprese che operano in Cina attraverso linee di credito rese disponibili da Cdp con cui garantiamo sia l'accesso immediato alla liquidità necessaria per finanziare il circolante, sia la concessione di finanziamenti ad hoc, essenziali per continuare a far progredire lo sviluppo del business. L’operazione è ancora più importante in questo momento di difficoltà per le aziende italiane, anche rispetto al mercato cinese, che appare tuttavia avviato ad una ripartenza anticipata rispetto ai mercati degli altri continenti".

In futuro un'ulteriore spinta alla sottoscrizione di Panda bond emessi da Cdp potrebbe arrivare con la ratifica dell'accordo tra Italia e Cina per eliminare le doppie imposizioni firmato a marzo 2019, in occasione della visita del presidente cinese Xi Jinping a Roma. Il testo, approdato alla Camera dopo il via libera del Senato, prevede l'esenzione da ritenuta in Italia sui pagamenti di interessi in relazione a titoli emessi da Cassa Depositi e Prestiti, quali i "Panda bond" (oltre che eventualmente da Sace e Simest, Banca d'Italia) percepiti da soggetti residenti in Cina. (riproduzione riservata)


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