Con le dovute cautele l'idrogeno sarà una delle carte sui cui puntare nei rapporti tra Italia e Cina. La tecnologia gioca un ruolo centrale nel futuro della transizione energetica della Repubblica popolare, è emerso nel corso del primo China-Italy Business Dialogue, seminario di due giorni organizzato per la comunità d'affari italiana dall'Ambasciata d'Italia, Agenzia Ice e Camera di commercio italiana in Cina.
Alla sessione hanno partecipato Marposs, Danieli, Tenova, Coveme, Immergas, In3Act, Snam, Faam Enel, Prysmian, Valvitalia, Ambrosetti, D&P.
Nel corso della sessione è stato sottolineato più volte il ruolo predominante dell’idrogeno nei programmi futuri della Cina, nel contesto generale dell’obiettivo di de-carbonizzazione entro il 2060 (il picco di consumo è atteso invece nel 2030). L’Idrogeno. è stato ribadito, ha delle potenzialità di business enormi ma è necessaria una dovuta cautela: il costo di produzione e la gestione e lo stoccaggio sono infatti fattori di incer incerti. Sarà quindi interessante valutare come si svilupperanno le infrastrutture, è emerso nel corso del dibattito.
Altro tassello della transizione verde è costituito dall'energia rinnovabile. Non soltanto solare, i cui costi sono pari a un terzo di quelli europei, ma anche idroelettrico e nucleare. Oppurtunità sono all'orizzonta anche nel comparto della gestione dei rifiuti, del recupero e del riciclo
Relativamente alla mobilità elettrica, è confermato il trend ormai inevitabile il passaggio verso l'elettric. Un’opportunità interessante è quella dei sistemi di ricarica. In questo contesto X distribuirà in Cina le proprie tecnologie per infrastrutture. La business line di servizi energetici avanzati di Enel ha infatti recentemente inaugurato a Shanghai la sua prima sede commerciale nella Repubblcia popolare, aprendo un ufficio dedicato alla e-Mobility. Nel futuro c'è anche il progetto di diversificare la l'offerta includendo servizi vehicle-grid a supporto di reti intelligenti e prodotti del mercato dell'elettricità, in linea con il rapido sviluppo delle energie rinnovabili in Cina.
Non mancano tuttavia criticità e rischi. In particolare le dimensioni aziendali e le barriere di entrata, nonché la mancanza di una visione strategica, è stato sottolineato in occasione dell'incontro, che si è proposto di intervenire sulla decarbonizzazione in modo "olistico". Tra gli ostacoli figura anche la mancanza di segmenti tecnologici completi del nostro sistema, caratterizzato da piccole realtà aziendali che potrebbero assumere invece un ruolo importante. (riproduzione riservata)