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Bruxelles pensa a Draghi come inviato per il Global Gateway

Lo riferisce il quotidiano tedesco Handeslblatt. L'ex premier potrebbe diventare l'inviato Ue per il progetto da 300 miliardi di euro che vuole porsi in concorrenza con la Belt and Road Initiative lanciata da Pechino.


31/01/2023 11:12

di Mauro Romano - Class Editori

Draghi

L'ex presidente del Consiglio, Mario Draghi, potrebbe essere l'inviato speciale Ue per la Global Gateway, il progetto da 300 miliardi di euro che vuole porsi in concorrenza con la Belt and Road Initiative lanciata da Pechino. Lo riferisce il quotidiano tedesco Handeslblatt

La "Global Gateway", lanciato da Bruxelles nel 2021, convoglierà la spesa dell'Ue per lo sviluppo globale delle infrastrutture sanitarie, educative, per la connettività. Tra il 2014 e il 2020 l'Unione europea ha investito il 14% del bilancio esterno - cioè 9,62 miliardi di euro- in progetti di connettività. Nell'ambito del ciclo di bilancio 2021-2027, tale somma aumenterà probabilmente in modo significativo grazie a un bilancio esterno più consistente e a un incremento della spesa nei settori prioritari, vale a dire il digitale, l'energia e il clima, i trasporti, la sanità, l'istruzione e la ricerca.

Secondo le stime del G20, il deficit di investimenti nelle infrastrutture raggiungerà 13 000 miliardi di euro entro il 2040. Per colmare il divario di infrastrutture a livello mondiale e conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) connessi alle infrastrutture nei paesi partner, rimanendo al tempo stesso sulla buona strada per limitare i cambiamenti climatici e il degrado ambientale, saranno necessari investimenti stimati pari a 1,3 miliardi di euro all'anno.

A dicembre del 2022 si è tenuta la prima riunione del board. Dal lancio dell'iniziativa sono stati già erogati 9 miliardi in sovvenzioni. Tra gli investimenti fatti nel primo anno figurano 40 milioni ad Algeria, Egitto, Marocco, e Tunisia per il progetto sottomarino in fibra ottica Medusa. O ancora il finanziamento del corridoio elettrica Trans-balcanico. La Ue ha inoltre siglato partnership sulle materie prime con Namibia e Kazakistan, nonché sull'idrogeno con l'Egitto. (riproduzione riservata)


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