MENU
Azienda Finanza

Cdp accelera sul sostegno alle imprese in Cina

La spa del Tesoro ha indetto una gara per affidare i servizi di consulenza legale nell’ambito delle operazioni di finanziamento delle aziende che internazionalizzano sul mercato cinese. La procedura è in fase avanzata. In campo quattro studi legali: Bird & Bird, Ad Ashurt; Clifford Chance e Giacomo Albano


25/04/2019 13:58

di Mauro Romano - Class Editori

Cdp accelera sulal Cina
Fabrizio Palermo, ad di Cdp

Cassa Depositi e Prestiti accelera per rendere operativo il sostegno alle imprese italiane in Cina. La spa del Tesoro ha indetto una gara per affidare i servizi di consulenza legale nell’ambito delle operazioni di finanziamento delle imprese italiane nella Repubblica popolare o di società cinesi controllate da aziende tricolori. La procedura è già in fase avanzata. I concorrenti sono quattro: lo studio legale Bird & Bird, lo studio legale associato Ad Ashurst; Clifford Chance  e  lo studio legale e tributario Giacomo Albano. Escluso, in seconda battuta,  lo studio Linklaters. Il contratto durerà 9 mesi, base di gara 156mila euro.

Attualmente Cassa Depositi e Prestiti ha messo a disposizione 600 milioni di euro attraverso linee di credito revolving di breve termine in partnership con Unicredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena. Per favorire l’internazionalizzazione, la spa del Tesoro fornisce inoltre finanziamenti agevolati a un tasso pari al 10% del tasso di riferimento Ue. Altro servizio offerto sono i finanziamenti competitivi messi a disposizione del cliente cinese per l’acquisto di prodotti e servizi da aziende italiane.

 Il gruppo guidato da Fabrizio Palermo è inoltre in attesa dell’ok  al piano per l’emissione di 5 miliardi di yuan, circa 650 milioni di euro, in Panda bond, ossia obbligazioni in renminbi da collocare a investitori cinesi, i cui proventi andranno a finanziare lo sviluppo delle pmi nella Repubblica popolare, e un protocollo con Snam e con il Silk Road Fund per realizzare operazioni congiunte in Paesi terzi

 L’operazione permetterebbe quindi  a Cdp di dare seguito a uno degli obiettivi dei protocolli firmati proprio con Intesa SanPaolo lo scorso agosto e con Unicredit il 21 febbraio, per favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e che prevedono strumenti in renminbi. Progetti che si  inseriscono nella strategia di internazionalizzazione e spinta alla crescita dell’export prevista dal piano industriale 2019-2021 di Cdp, presentato lo scorso dicembre e che mette a disposizione 83 miliardi di euro a sostegno delle imprese.


Chiudi finestra
Accedi