La quinta edizione della China International Import Expo (CIIE) di Shanghai ha chiuso i battenti oggi, al termine dei tradizionali cinque giorni di lavori aperti sabato scorso. Il valore totale degli accordi provvisori raggiunti per acquisti di beni e servizi per un anno ha sfiorato i 74 miliardi di dollari, segnando un +3,9% rispetto allo scorso anno. Oltre mille le aziende partecipanti provenienti da tutto il mondo, più di una cinquantina quelle del Made in Italy.
Dal 2018 la CIIE, promossa dal Ministero del Commercio cinese (MOFCOM) e dalla Municipalità di Shanghai, opera per fornire nuove occasioni di business a Paesi e regioni di tutto il mondo, rafforzare gli scambi e promuovere lo sviluppo dell’economia globale. Anche quest’anno sono stati firmati centinaia di contratti e lettere di intenti per la cooperazione negli ambiti dei servizi e dei prodotti, in vari settori come automobili, macchinari, alimentari, apparecchiature mediche e beni di consumo.
Nonostante le problematiche legate al Covid-19 e con tutto quello che ha comportato, negli anni l'interesse per questa manifestazione non è mai calato, tanto che sono state oltre 200 le aziende italiane che con Fondazione e Camera – ora con ICCF – e Aice hanno presenziato alla fiera o hanno partecipato a B2B e incontri organizzati per la ricerca di controparti cinesi. In considerazione di questo impegno, ICCF e Aice sono stati premiati insieme agli espositori e alle associazioni che hanno partecipato a tutte le cinque edizioni della CIIE.
"Questa quinta edizione conferma la volontà cinese di apertura e collaborazione con il resto del mondo – ha dichiarato Mario Boselli, Presidente Italy China Council Foundation –. La CIIE non è una semplice esposizione di prodotti o presentazione di servizi, ma una vera e propria piattaforma globale dove incontrarsi, conoscersi e trovare nuovi modi per lavorare insieme. In questi tempi difficili, dove a fare da padrone è il sentimento della chiusura, è un appello alla necessità di cooperare per superare questo momento critico".
Dalla sua prima edizione, la CIIE ha ospitato 3.800 espositori e accolto più di 7.800 buyers, con oltre 4.000 accordi firmati. Sono 145 i Paesi intervenuti all’edizione di quest’anno: dopo due anni di pandemia, in un contesto geopolitico instabile e con un’economia mondiale al rallentatore, la quinta edizione della CIIE ha cercato di imprimere slancio alla ripresa dei traffici globali, come dichiarato dal Presidente Xi Jinping nel suo discorso di apertura. Presenti imprese provenienti da molte parti del mondo, comprese quelle degli Stati membri del Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), il più grande accordo di libero scambio sino ad oggi, al centro dell’Hongqiao International Economic Forum, durante il quale si sono tenuti diversi incontri dedicati ai temi dell’apertura globale e delle opportunità di cooperazione. La fiera di Shanghai quest’anno è stata anche l’occasione per la pubblicazione del World Openness Report 2022. Numerose anche le occasioni culturali, a cui è stato dedicato uno spazio di 32 mila metri quadrati, dove sono stati messi in mostra i tesori del patrimonio culturale immateriale della Cina. (riproduzione riservata)