Continua l'espansione dell'attività dei servizi in Cina, anche se a ritmi più ridotti rispetto a novembre. A dicembre l'indice Pmi Caixin sull'attività nel settore dei servizi rilevato da Caixin e Markit è sceso da 57,8 a 56,3, perché la ripresa del coronavirus ha frenato la domanda estera.
Tuttavia per l'ottavo mese consecutivo il dato si colloca comunque ben al di sopra della soglia dei 50 punti che separano l'espansione dalla contrazione, segnalando che l'offerta e la domanda nel settore dei servizi continuano a crescere.
"Anche se non così rapido come quelli registrati nei due mesi precedenti, il tasso di espansione è rimasto tra i più rapidi registrati negli ultimi dieci anni e ha segnato un ulteriore recupero dalla crisi del Covid-19", ha spiegato Caixin analizzando i risultati .
L'occupazione è cresciuta solo marginalmente, attenuandosi rispetto a novembre, il livello più alto in un decennio. L'aumento della nuova produzione si è ridotto ed è stato il meno marcato da settembre.
Il settore dei servizi, che rappresenta circa la metà dell'economia cinese, inizialmente era stato più lento a tornare a riprendersi rispetto al settore industriale del Paese, ma negli ultimi mesi ha accelerato. "Sia la domanda che l'offerta nei settori manifatturiero e dei servizi hanno continuato ad espandersi", ha affermato Wang Zhe, economista senior presso Caixin Insight Group. Gli imprenditori sembrano fiduciosi di ulteriori miglioramenti all'economia nel prossimo anno, ha affermato.
L'indice ufficiale dei responsabili degli acquisti non manifatturieri della Cina, un indicatore concorrente, è invece arrivato a 55,7 a dicembre, in leggero calo rispetto ai 56,4 del mese precedente, secondo l'Ufficio nazionale di statistica. Il Pmi Caixin è orientato maggiormente verso le società piu' piccole, mentre l'indicatore ufficiale e' ponderato verso le imprese più grandi. (riproduzione riservata)