l presidente cinese Xi Jinping ha annunciato la creazione di una borsa valori a Pechino nel tentativo di incanalare gli investimenti in promettenti aziende tecnologiche. La decisione arriva mentre Pechino sta rendendo più stringenti le norme per raccogliere capitali negli Stati Uniti da parte delle imprese.
La nuova borsa, in realtà il rilancio del mercato azionario già esistente a Pechino da 8 anni, è finalizzata alla quotazione di pmi innovative.
Offrendo il suo sostegno a una nuova sede per gli investimenti azionari, il presidente cinese sta segnalando che il denaro è disponibile per gli imprenditori, anche se vedono diminuire le opportunità di raccogliere risorse nei mercati statunitensi, hanno affermato gli analisti.
"Il governo cinese vuole davvero sostenere la prossima generazione di aziende tecnologiche", ha affermato Lerong Lu, docente di diritto al King's College di Londra.
La compravendita di azioni nella Cina continentale è stata per anni limitata a Shanghai e Shenzhen, ma negli ultimi dieci anni i regolatori hanno cercato di attirare quotazioni consentendo la creazione di sedi di negoziazione alternative e hanno sviluppato soluzioni alternative ai controlli sui capitali per consentire agli stranieri più accesso agli investimenti.
La capitalizzazione dei mercati cinesi, tra cui Hong Kong, è più che triplicata nel decennio concluso nel 2020, superando i 18 trilioni di dollari con oltre 15.000 quotazioni, secondo la World Federation of Exchanges.
La notizia della Borsa di Pechino segue di quasi tre anni l'annuncio di Xi di uno Science and Technology Innovation Board per attirare aziende più grandi del settore e competere con il Nasdaq, proprio mentre si stava intensificando una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Oggi, il mercato Star della Borsa di Shanghai sta attirando aziende nazionali come il produttore di chip Semiconductor Manufacturing International Corp. che un tempo era quotato alla Borsa di New York, mentre la quotazione da 10 miliardi di dollari da parte del gigante delle sementi e dei pesticidi Syngenta potrebbe diventare la più grande ipo avvenuta su quel mercato.
Il Neeq, la borsa di Pechino, dall'apertura nel 2013 ha faticato a causa di bassi volumi di scambio. Ora, tuttavia la scelta di rilanciarlo nella città sede cinese del governo e degli organismi di regolamentazione evidenzia le contraddizioni nella strategia di Xi, hanno evidenziato gli analisti. Che da un lato vuole stimolare l'imprenditorialità, ma dall'altro riaffermare il potere sui mercati finanziari e addomesticare i tycoon alla Jack Ma e alla Pny Ma, che si sono arricchiti con i capitali dei risparmiatori.
"Tutte le misure annunciate nelle ultime settimane hanno qualcosa in comune: centralizzazione del potere e una supervisione più forte", ha sintetizzato Alicia Garcia-Herrero, analista a Hong Kong della società finanziaria francese Natixis. (riproduzione riservata)