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Cresce la voglia cinese di investimenti esteri, incetta di bond

Nella prima metà del 2023 si è registrato un interesse record tra gli investitori cinesi che vogliono investire all’estero. Questo sta mettendo sotto pressione i gestori del risparmio e alcuni riportano di aver già esaurito la quota da loro assegnata dal SAFE


15/06/2023 11:34

di Stefano Galli - Class Editori

cina

I cinesi investono sempre di più in Occidente. Mediante fondi di investimento, cercano di ottenere maggiori rendimenti all’estero dove i rialzi della Fed hanno reso appetibili i bond in dollari. I grandi gestori del risparmio come Blackrock e JP Morgan se ne sono accorti e offrono più prodotti. Il problema? Le quote del governo cinese. 

Gli investitori cinesi, come ricorda Bloomberg Intelligence Unit, hanno due strumenti per investire il proprio capitale all’estero. Il primo schema è stato lanciato nel 2006, sono i Qualified Domestic Institutional Investor funds. I QDII sono dei prodotti che permettono ai gestori del risparmio internazionali di raccogliere fondi in Cina da investire successivamente  all’estero. 

Il China's State Administration of Foreign Exchange (SAFE), un organo governativo, stabilisce una quota massima degli asset che ogni gestore può raccogliere. Al 31 maggio 2023 il totale per tutti i veicoli QDII risultava pari a 162,73 miliardi di dollari. Il governo cinese pone delle condizioni sull’allocazione dei fondi, che si concentrano sui fondi monetari e l’obbligazionario, anche se dal 2007 è possibile avere fino al 50% degli asset nell’azionario.

Il secondo schema consiste nei Qualified Domestic Limited Partner programs (QDLP), molto simili ai QDII ma con regole più rilassate circa l’allocazione dei fondi. Attraverso i QDLP è possibile investire anche nel private equity e in fondi speculativi. 

Nella prima metà del 2023 si è registrato un interesse record tra gli investitori cinesi che vogliono investire all’estero. Questo sta mettendo sotto pressione i gestori del risparmio e alcuni riportano di aver già esaurito la quota da loro assegnata dal SAFE.

Nei primi sei mesi del 2023 le società autorizzate hanno emesso 26 prodotti QDII, in aumento del 37% rispetto al semestre precedente e del 325% rispetto alla prima metà del 2022. I gestori del risparmio hanno ricevuto l’interesse da parte del pubblico cinese e stanno cercando di battere la competizione posizionandosi per primi sul mercato. Blackrock, per esempio, ha lanciato nove prodotti QDII che investono in depositi bancari con un rendimento target che arriva fino al 4,95%.

Il trend è alimentato dal differenziale dei rendimenti tra i bond statunitensi e quelli cinesi, che potrebbe molto presto aumentare. Attraverso la politica monetaria ed economia, il presidente Xi Jinping stia cercando di riportare sulla traiettoria di crescita pre-Covid la seconda economia del mondo.

Nel 2022 il flusso netto di capitale dalla Cina verso il resto del mondo, legato all’acquisto di prodotti d’investimento, è stato di 173 miliardi di dollari di cui 125,5 miliardi nel settore del reddito fisso. (riproduzione riservata) 


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