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Azienda Finanza

È nella finanza svelta il segreto di Ant-Alipay, l'Amazon cinese

La piattaforma creata da Alibaba ha gestito nel 2019 più di 17 mila miliardi di dollari di transazioni, più di Visa e Mastercard messe insieme. Oggi dice di essere il più grande fornitore di credito online per i consumatori e le piccole e medie imprese, la maggiore piattaforma di investimento online, con circa 600 miliardi di dollari in gestione, e la prima piattaforma assicurativa online in Cina


23/10/2020 17:19

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Simon Hu, da dicembre scorso ceo di Ant

Ant Group sta per raccogliere più di 30 miliardi di dollari nella più grande IPO della storia. La società di Hangzhou, Cina, si è evoluta in un conglomerato finanziario che secondo alcune stime vale più di 300 miliardi di dollari, circa quattro volte il valore di Goldman Sachs. L'Occidente non ha nulla di simile. Perché?

Secondo quanto ricorda il sito Usa Quartz , l'idea che ci possa essere un'Amazon della finanza, ovvero un supermercato nativo del web e dedicato ai soldi, non è nuovo, ma risale a venti anni fa. Prima che Elon Musk iniziasse a produrre razzi e auto elettriche, aveva infatti fondato X.com, che poi si è è fusa con PayPal, proprio a questo scopo. Le challenge bank che sorgono in Europa hanno la stessa ambizione, ma Ant è in realtà l'unica azienda che l'ha realizzata in iper-scala,  portando i risparmi di milioni di cinesi nel sistema finanziario, con un'unica app, Alipay, per gestire tutto, dai conti di risparmio alle assicurazioni.

Secondo Quartz, Ant è stata in grado di fare ciò che le startup negli Stati Uniti e in Europa non hanno fatto perché è partita da zero. Al contrario, l'Occidente ha operatori radicati nella storia come la banca americana JPMorgan, con radici che risalgono al XVIII secolo. Il gigante delle carte di credito Visa ha avuto comunque origine alla fine degli anni 50. Le startup digitali non sono finora riuscite a sconvolgere queste aziende. In Cina invece, quando Ant ha iniziato come metodo di pagamento di Alibaba,  circa 16 anni fa, non c'era molto da distruggere. Le banche statali cinesi prestavano principalmente alle imprese statali e i consumatori e le piccole imprese non avevano molte altre opzioni. Ant ha colmato quel vuoto: è quello che si otterrebbe ricostruendo la finanza dei consumatori e delle piccole imprese nell'era degli smartphone.

"Alipay è stato creato nei giorni nascenti del commercio elettronico per risolvere il problema della fiducia tra acquirenti e venditori nelle transazioni online", ha detto Ant nella sua domanda di quotazione alla borsa di Hong Kong, "La nostra missione è quella di rendere facile fare affari ovunque".

Ant ha iniziato come un modo affidabile di pagare cose acquistate su Alibaba, ma ora è molto più grande di una semplice piattaforma di pagamento. Chi cerca occupazione può usarla per trovare lavoro, e le coppie sposate possono addirittura ottenere la licenza di matrimonio per il suo tramite. Ma i pagamenti digitali sono ancora al centro del suo business, attirando gli utenti e generando dati che possono essere utilizzati per analizzare la solvibilità in tempo reale ed erogare prestiti. L'anno scorso, Alipay ha gestito più di 17 mila miliardi di dollari di transazioni, più di Visa e Mastercard messe insieme.

Oggi Ant dice di essere il più grande fornitore di credito online per i consumatori e le piccole e medie imprese, la maggiore piattaforma di investimento online, con circa 600 miliardi di dollari in gestione, e la prima piattaforma assicurativa online in Cina. Collabora con centinaia di banche e società di gestione del denaro per offrire questi servizi agli oltre 700 milioni di utenti che accedono ogni mese alla loro app Alipay.

E’ una diversificazione importante per Ant, perché ha bisogno di flessibilità di fronte a cambiamenti normativi che potrebbero minacciare la sua redditività. La pesante regolamentazione finanziaria è quasi certamente un motivo chiave per cui Apple e Google non si sono addentrati più a fondo nei servizi finanziari. Anche il governo cinese ha dato un giro di vite ad Ant, imponendole (così come alla sua rivale Tencent, che gestisce WeChat Pay) di accantonare a riserva i pagamenti dei clienti, invece di investire il denaro per ottenere una plusvalenza. Allo stesso modo, i funzionari hanno inasprito le restrizioni su Yu'e Bao che, quasi per caso, era divenuto il più grande fondo monetario del mondo.

Un'altra preoccupazione per Ant è il comportamento della banca entrale cinese, la People's Bank of China, che potrebbe sgonfiare Ant attraverso il suo yuan digitale. La Cina ha sempre meno bisogno di contanti e i funzionari cinesi stanno progettando la propria valuta virtuale, che viene testata a Shenzhen. Uno yuan digitale potrebbe aiutare il governo a mantenere la sua presa sul sistema di pagamento e, attraverso la tracciabilità, ottenere più informazioni sulle transazioni di quante ne abbia mai avute. Ma che interesse avrebbe l’istituto centrale a disturbare i sistemi di pagamento di terzi come Ant, si chiedono nel settore?

Ant ha provato a espandersi all’estero principalmente attraverso investimenti in società come Paytm, il gruppo di pagamento indiano, e il gruppo di pagamento britannico WorldFirst. Ma le entrate derivanti da queste partecipazioni rimangono relativamente modeste, e con lo scetticismo crescente nei confronti delle aziende cinesi nel mondo anglosassone, sarà difficile che la situazione cambi a breve.

Questo suggerisce che la crescita futura di Ant verrà principalmente dalla Cina, la seconda economia più grande del mondo, con una classe media in rapida crescita e con un'ottima conoscenza digitale. Ma in Cina i manager di Ant devono guardarsi da Tencent, che ha inventato WeChat e con essa ha una quota del 47% del mercato dei pagamenti digitali, rispetto al 51% di Ant, che  è in vantaggio nonostante abbia iniziato nei settori chiave da un paio di anni.  Ma è improbabile che la pressione concorrenziale si allenti, e rimanere dominante nello spazio dei pagamenti rimane fondamentale.


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