Generali è pronta a rafforzarsi in Malesia dove punta a diventare il secondo operatore del Paese. A seguito di un processo competitivo a cui ha preso parte, la compagnia triestina ha ora avviato trattative in esclusiva per rilevare le attività danni nel Paese messe in vendita da Axa, per un valore di circa 300 milioni.
L’operazione ha già ricevuto il via libera del comitato strategico mentre oggi passerà al vaglio del consiglio di amministrazione. Che Generali sia interessata a svilupparsi nel continente asiatico è un fatto noto. Già nel 2014 il Leone si era detto pronto a stringere la presa sulla joint venture con il partner locale, Multi Purpose Insurance (Mpi) esercitando l’opzione prevista dal contratto e incrementando la propria quota nella compagnia maltese dal 49% al 70%, il massimo consentito dai regulator alle imprese straniere che operano in loco.
Poi però, tutto era stato congelato e Generali è rimasta al 49%, anche se più volte il group ceo Philippe Donnet ha ribadito l’intenzione di aumentare la presa del Leone nei paesi asiatici che nel settore assicurativo continuano a registrare elevati tassi di crescita, in particolare in Cina e in India, dove Generali è già unop dei player più importanti, sotto la supervisione di Roberto Leonardi, che da Hong Komg coordina le attività in Asia della compagnia. Il comitato strategico ha invece congelato all’unanimità possibili operazioni di crescita in Russia, dove Generali opera già con Ingosstrakh. (riproduzione riservata)