Auto a sconto in Cina e l'incursione nel polo automobilistico thailandese, questi i nuovi progetti di fine anno del ceo di Tesla, Elon Musk. Medesimo l'obiettivo, vale a dire cercare di espandere il bacino di vendite in Asia, dopo aver tagliato di oltre il 20% la produzione a Shanghai in dicembre a causa del calo della domanda. Musk ha deciso di scontare alcuni dei suoi modelli auto di 6.000 yuan (circa 860 dollari) per gli acquirenti cinesi, offerta valida da ieri fino a fine anno. Il taglio sul listino si aggiunge a una copertura assicurativa di circa 4.000 yuan precedentemente annunciata, ma applicabile solo per i clienti che acquistano un modello di auto attuale e completano acquisto e consegna entro fine dicembre.
Nel dettaglio, Tesla ha tagliato fino al 9% i prezzi di Model 3 e Model Y, oltre ad aver optato per incentivi assicurativi, poiché il suo stabilimento di Shanghai è alle prese con elevati livelli d'invenduto innescati dal brusco calo della domanda d'auto in atto a livello nazionale. In novembre, questi accorgimenti hanno in effetti aiutato la fabbrica di Shanghai a consegnare 100.291 veicoli elettrici fabbricati in Cina, in crescita del 40% a livello congiunturale. Si tratta delle vendite mensili più alte da quando è stato aperto lo stabilimento, a fine 2020.
Tesla ha deciso anche di lanciare due modelli di veicoli elettrici (Ev) in Thailandia, avventurandosi dunque in un mercato a lungo dominato dai produttori giapponesi. Il lancio di due veicoli elettrici con prezzi compresi tra 1,7 e 2,5 milioni di baht (da 48.447 a 71.205 dollari) arriva mentre la Thailandia spinge per l'adozione e la produzione di veicoli elettrici offrendo tagli fiscali e sussidi. La casa automobilistica statunitense prevede di iniziare a vendere i suoi veicoli elettrici nella seconda economia più grande del sud-est asiatico tramite canali online, con consegne che inizieranno a gennaio. Su questo fronte, Musk dovrà fronteggiare una concorrenza incallita da parte di marchi cinesi come Byd e Great Wall Motors, che negli ultimi anni hanno già creato showroom e siglato partnership di distribuzione.
La Thailandia è il quarto più grande centro d'assemblaggio ed esportazione d'auto in Asia per aziende come Toyota e Honda. Nel Paese i veicoli a combustibile, realizzati in particolare da marchi giapponesi, dominano ancora il mercato, ma l'adozione di veicoli elettrici ha gradualmente guadagnato slancio, con circa 7 mila nuovi veicoli elettrici a batteria registrati nei primi 10 mesi, secondo il Thailand Automotive Institute, rispetto ai 2.000 dello scorso anno.
Intanto continuano ad aumentare i produttori d'auto elettriche quotati. È di ieri la notizia che sbarcherà sul Nasdaq ViFast, azienda vietnamita specializzata in progettazione e costruzione di veicoli, scooter e autobus elettrici: punta a espandersi proprio sul mercato statunitense. Fonti a conoscenza dell'operazione hanno riferito che l'ipo punterebbe a raccogliere due miliardi di dollari. (riproduzione riservata)