Jack Ma, non Alibaba, è l'azionista di controllo di Ant Group. La precisazione sulla struttura proprietaria della fintech cinese emerge dai documenti depositati alla Borsa di Shanghai per la doppia ipo che avverrà contemporaneamente sui listini dell'hub finanziario e di Hong Kong.
La maggioranza di controllo è nelle mani del fondatore del colosso dell'e-commerce ed ex presidente, ora componente della Alibaba Partnership, con il 50,52% detenuto direttamente e indirettamente. Il miliardario è infatti proprietario della Hangzhou Yunbo società che controlla due dei maggiori azionisti di Ant, Hangzhou Junhan e Hangzhou Junao, rispettivamente al 29,86% e al 20,66% del capitale. Di contro il gruppo di Hangzhou detiene una quota del 32,65 di Ant, società che gestisce Alipay, app per i pagamenti che molti cittadini cinesi utilizzano per una serie di transazioni finanziarie. Essendo sotto il 33% Alibaba non ha quindi potere di veto sulle decisioni e esprime due componenenti su nove del board
Si scaldano quindi i motori per quella che potrebbe essere la più grande quotazione dell'anno. Ant Group punta a raccogliere fino a 30 miliardi di dollari, supererando in questo l'ipo della compagnia petrolifera Aramco, che lo scorso gennaio, dopo l’esercizio dell’opzione greenshoe prevista nel programma di quotazione alla borsa di Riyad, aveva incassato 29,4 miliardi di dollari.
I documenti presentati hanno reso noto per la prima volta i dati finanziari e operativi, con un utile netto di circa 17 miliardi di yuan (2,1 mld euro) nel 2019, in netta crescita rispetto ai 667 milioni dell'anno precedente. Nel primo semestre 2020 l'ultima riga del conto economico ha toccato i 21 miliardi di yuan. Per quanto riguarda il fatturato, Ant ha generato l'anno scorso entrate pari a 120,6 miliardi di yuan (14,7 mld euro), con un incremento del 40%. I ricavi dei primi sei mesi del 2020 sono saliti del 38% a 72,5 miliardi (8,9 mld euro).
Ant gestisce Alipay, un'app per i pagamenti che molti cittadini cinesi utilizzano per una serie di transazioni finanziarie. Stando ai documenti depositati, Alipay contava 711 milioni di utenti attivi mensili nel mese di giugno e più di un miliardo di utenti attivi annuali. Circa il 43% dei ricavi ottenuti nel 2019 è derivato dai pagamenti digitali e dai servizi commerciali, in quanto la società addebita commissioni per i servizi tecnologici a banche, gestori patrimoniali e compagnie assicurative che utilizzano Alipay per concedere prestiti e vendere fondi comuni di investimento ai clienti. (riproduzione riservata)