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Azienda Finanza

Intesa si allarga con Yi Tsai: obiettivo uscire dallo Shandong

I progetti puntano ad arrivare a oltre 150 addetti, di cui 100 nella rete, e a essere presenti in almeno quattro o cinque delle maggiori metropoli del Paese. Arriva la joint venture sulle Securities, Ca’ de Sass attende l’espansione fuori dalla città di Qingdao. Intervista al responsabile Cina Wealth Management


28/01/2021 11:26

di Andrea Pira - Class Editori

Yitasi

Una rete di una cinquantina di Financial Advisor correttamente formati e contratti di distribuzione con le più importanti Fund House della Cina. A colloquio con MF-Milano Finanza, Antonello Piancastelli, responsabile China Wealth Management Development di Intesa Sanpaolo, tira le somme dell’ultimo anno nella Repubblica popolare diviso tra le difficoltà della pandemia di Covid-19 e il lancio di Yi Tsai, la società di wealth management di Ca’ de Sass per la distribuzione di prodotti finanziari alla clientela di alto profilo. «La partenza è stata complessa ma abbiamo grande ottimismo per il futuro», aggiunge, «nel secondo semestre dell’anno l’economia cinese è progressivamente ripartita, e Yi Tsai ha iniziato a mostrare le potenzialità del modello che abbiamo sviluppato».

Domanda, come si configura oggi la vostra presenza nel Paese al termine di questo anno particolare?
Risposta. Premetto che lo scorso anno in occasione della nostra premiazione ai China Awards avevamo annunciato un piano di sviluppo importante sul Wealth Management in Cina, partendo dalla nostra Yi Tsai, prima società straniera ad ottenere la Fund Distribution License. Oggi, collegate al Wealth Management, annoveriamo le due partecipazioni in Bank of Qingdao e in Penghua Fund Management (questa ultima attraverso Eurizon Capital). Abbiamo quindi Yi Tsai e abbiamo chiesto la licenza per una JV Securities Co. Queste attività si aggiungono, naturalmente, alla nostra presenza diretta con le branch di Hong Kong e Shanghai e l’Ufficio di Rappresentanza di Pechino di pertinenza della Divisione IMI Corporate&Investment Banking.

D. La partnership con Bank of Qindao procede bene?
R. Con Bank of Qingdao siamo in rapporti strettissimi, operiamo con Yi Tsai ancora prevalentemente a Qingdao e abbiamo una splendida cooperazione. Noi non possiamo offrire servizi bancari alla nostra clientela, per contro il nostro servizio di consulenza è unico in Cina: nel rispetto delle regolamentazioni locali e della nostra policy sulle parti correlate, c’è comunque spazio per evidenti sinergie a beneficio della clientela che potrà godere di un servizio più completo. Aggiungo che anche Penghua si è rivelata assolutamente strategica per lo sviluppo della nostra rete, è il nostro principale fornitore di fondi e stiamo dialogando con loro su possibili collaborazioni ancora più strette.

D. Cosa vi attendete al 2021, quali obiettivi vi siete posti?
R. Il 2021 potrà essere l’anno della definitiva consacrazione di Yi Tsai, l’anno in cui gli investimenti fatti si potranno tradurre in clienti soddisfatti e masse gestite. È anche l’anno in cui realmente inizieremo la nostra espansione al di fuori di Qingdao e dello Shandong. Confidiamo di arrivare a oltre 150 addetti di cui più di 100 nella rete e di essere presenti in 4-5 tra le maggiori città cinesi. Inoltre confidiamo anche che sia l’anno in cui affiancheremo ad Yi Tsai la Securities Co. per avere un modello complessivo allineato a quello che ci ha permesso di ottenere il successo con Fideuram in Italia.

D. Il settore del wealth management cinese è in fermento, come giudicate il mercato?
R. Il 2020 è stato un anno di grandi cambiamenti regolamentari per i Financial Services cinesi. La Cina sta progressivamente contrastando lo Shadow Banking e favorendo lo sviluppo di Capital Market simili al modello occidentale. Semplificando, la trasformazione in atto favorisce la diffusione di prodotti più standard, e di conseguenza diventano sempre più importanti il servizio e la consulenza per offrire ai clienti i portafogli che soddisfino pienamente le loro esigenze. Crediamo quindi che questa evoluzione favorirà gli operatori che come noi hanno investito su un modello di qualità e anche in Cina assisteremo alla progressiva affermazione della consulenza finanziaria.

D. Tra i progetti che avete in campo c’è anche una zona pilota proprio a Qingdao dedicata all’innovazione nel Wealth management. Il progetto prosegue?
R. Qingdao è una città in continua evoluzione e crescita, sta intrattenendo relazioni sempre più strette ad esempio con Shenzhen per sviluppare ulteriori policy di attrazione per il mondo finanziario. Dal nostro punto di vista crediamo molto allo sviluppo della città, tanto che la abbiamo scelta come sede della nostra Securities Co. e a conferma della qualità delle nostre relazioni con la municipalità, i nostri soci di minoranza sono tutte società controllate dalla municipalità stessa. Come ho detto confido che nel 2021 saremo autorizzati a costituire la società, e la Securities Co., la prima basata a Qingdao, sarà un nuovo grande contributo allo sviluppo della pilot zone. (riproduzione riservata)


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