Il potenziamento del porto di Trieste è al centro di un accordo firmato da Invitalia e dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale. L’Agenzia per lo sviluppo fornirà supporto tecnico-operativo per realizzare infrastrutture necessarie a rafforzare le attività logistiche e produttive nell’area portuale.
Nella fase iniziale Invitalia gestirà, in qualità di Centrale di Committenza, gli appalti per l’affidamento di servizi tecnici funzionali alla progettazione di un primo gruppo di interventi. Questi ultimi sono finanziati con oltre 145 milioni di euro dal Piano complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e dovranno concludersi entro il 2026.
Invitalia inoltre supporterà l’Autorità di Sistema per la definizione, attuazione, monitoraggio e valutazione delle attività, oltre che per eventuali azioni di rafforzamento della capacità amministrativa.
Gli interventi, compresi nel Progetto Adriagateway per il potenziamento delle infrastrutture del porto, sono di titolarità del Ministero delle Infrastrutture. Sono inoltre inseriti nell’elenco delle opere pubbliche di particolare complessità e di rilevante impatto, per i quali il decreto Governance Pnrr ha individuato un modello procedimentale integrato del tutto innovativo.
Per il porto di Trieste di domani, "consideriamo che il totale di investimenti futuri nell'area sarà di circa un miliardo di euro. Tuttavia, riceveremo dal governo circa 400 milioni di euro con il Pnrr, quindi posso pensare che saranno molto più di un miliardo di euro", aveva sottolineato Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, intervenendo al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai in occasione del Regional Day del Friuli Venezia Giulia. (riproduzione riservata)