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Azienda Finanza

Julius Baer entra nell'asset management del mercato cinese

Il gruppo svizzero con 457 miliardi di franchi in gestione, ha comperato una partecipazione in Grow, una boutique di gestione da poco costituita a Shanghai. Sarà il suo chiavistello per entrare nel ricco mercato del Dragone, approfittando della liberalizzazione del settore finanziario


21/09/2022 17:13

di Paola Valentini - Class Editori

settimanale
Philipp Rickenbacher, ceo di Julius Baer

Si allunga la lista degli asset manager (e degli assicuratori) che puntano al ricco mercato del risparmio gestito cinese che sta diventando sempre più aperto agli investitori esteri anche se restano notevoli vincoli rispetto ai mercati internazionali europei e Usa.

In Cina le masse gestite ammontano a circa 17 mila miliardi di euro, più di 14 mila miliardi di euro di risparmi dei privati giacciono in depositi bancari e gli asset dell'industria cinese dei fondi comuni valgono attorno ai 3.500 miliardi di euro.

In questo quadro si inserisce la mossa di Julius Baer che, ultima in ordine di tempo, stamani prima dell'avvio delle contrattazioni di Borsa ha comunicato l'acquisizione di una quota di Grow. Nata nel giugno 2021 a Shanghai, è una società di gestione patrimoniale domestica con sede in Cina, fondata e guidata da un team di professionisti degli investimenti senior con un lungo track record.

La sua missione, spiega il gruppo svizzero, è di essere una società di gestione patrimoniale di nuova generazione di livello mondiale con un focus sulla Cina. «La collaborazione tra Grow e Julius Baer creerà senza dubbio valore per questi clienti e supporterà i nostri piani di crescita per questo importante mercato», ha commentato David Shick, head of greater China presso Julius Baer.

William Ma, global cio di Grow, ha aggiunto: «Siamo onorati di accogliere una delle più prestigiose società di gestione patrimoniale a livello mondiale come investitore strategico. Questo accordo con Julius Baer riflette la loro fiducia in noi ed è una testimonianza delle nostre migliori capacità di gestione patrimoniale e dell'accesso alla nostra rete cinese onshore. Credo che ci siano importanti opportunità non sfruttate per noi nella Cina onshore».

Julius Baer non indica cifre esatte per questa acquisizione limitandosi a definirla un investimento azionario a due cifre da un milione di dollari Usa da parte di Julius Baer. I due partner stabiliranno congiuntamente una rete di distribuzione in modo che i clienti domestici di Grow possano accedere a offerte selezionate di Julius Baer tramite la formula della 'Qualified Domestic Limited Partnership' e i clienti globali di Julius Baer avranno l'accesso alle competenze e alle risorse di investimento locali.

Julius Baer, basata a Zurigo, 130 anni di storia alle spalle, con attività nell'asset management attraverso fondi di investimento e nel private banking, alla fine dello scorso aprile vantava 457 miliardi di franchi svizzeri di fondi in gestione.

Lo scorso maggio Azimut aveva ottenuto la medesima licenza 'Qualified Domestic Limited Partnership'. Il gruppo presieduto da Pietro Giuliani, Generali ed Eurizon sono gli unici tre big italiani del risparmio gestito ad avere una presenza in Cina. La prima è stata la compagnia triestina. Dal 2021 la Cina ha dato la possibilità di acquisire la maggioranza delle joint-venture. (riproduzione riservata)


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