La banca asiatica per gli investimenti nelle infrastrutture amplia la sua presenza globale. L'istituto multilaterale aprirà un hub operativo provvisorio, il primo ufficio della banca fuori dalla Cina. La sede prescelta sarà Abu Dhabi. L'operazione deve ancora essere perfezionata. La sede, primo passo verso una presenza più strutturata, servirà a supervisionare l'efficacia degli investimenti e i servizi globali. La scelta del centro emiratino, spiega una nota, è motivata con la crescita della regione e con le connessioni che la metropoli può garantire con tutti i Paesi membri dell'Aiib.
Operativa dal gennaio 2016, con sede centrale a Pechino, ha finora investito in 178 progetti per oltre 35 miliardi di dollari. Voluta fortemente dal presidente Xi Jinping a supporto della strategia Belt&Road, ha finora concentrato gli interventi in Asia e Africa, soprattutto in progetti coperti dal rischio sovrano.
La sua mission è di investire in infrastrutture che assicurino alle popolazioni un futuro migliore, mettendo soprattutto l'accento sulla sostenibilità dei progetti, all'insegna del lean, clean and green.
Nelle scorse settimane l'italiano Fabrizio Costa è stato nominato nuovo Direttore Esecutivo per l'Euro-Zona per il biennio 2022-2024. Costa agirà nel Consiglio di Amministrazione dell'AIIB in rappresentanza di 15 Paesi europei, il secondo gruppo più rilevante per quote di capitale sottoscritte nella Banca asiatica nata nel 2015, di cui l'Italia è tra i Paesi fondatori.
Al vertice dell'istituzione, Costa raggiunge Domenico Nardelli, che da settembre 2019 è capo della tesoreria, responsabile degli investimenti della banca in asset liquidi, delle operazioni sul mercato dei capitali, inclusi pagamenti e attività di back office. Nardelli che è stato tesoriere del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, gestito dall'Onu, ha incominciato la carriera in grandi banche d'affari fra cui Bank of America e Jefferies. (riproduzione riservata)