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L'attesa sulle decisioni golden power fa slittare l'assemblea Pirelli

Il gruppo della Bicocca attende la risposta del governo sul rinnovo del patto parasociale notificato lo scorso marzo. La risposta attesa tra il 20 aprile e il 20 maggio


06/04/2023 12:20

di Manuel Follis e Mauro Romano - Class Editori

Pirelli

Il possibile utilizzo dei poteri del golden power terrà in sospeso gli azionisti di Pirelli, soprattutto quelli in attesa del dividendo, quasi fino a luglio. In seguito al rinnovo del patto parasociale del 16 maggio 2022 tra China National Chemical Corporation (Cnrc), Marco Polo International, Camfin e Marco Tronchetti Provera & C, l'azionista cinese (ossia Cnrc) aveva notificato al governo i cambiamenti ai sensi della normativa del golden power. Le modifiche al patto però sono diventate effettive solo con la convocazione dell'assemblea, avvenuta lo scorso 6 marzo.

A questo punto una risposta (di qualsiasi tipo) da parte del governo potrebbe arrivare tra il 20 aprile e il 20 maggio. Solo allora si potrà convocare l'assemblea Pirelli, che peraltro sarà chiamata a votare anche il nuovo consiglio d'amministrazione. Per questo Sinochem (Cnrc), che è anche il principale azionista del gruppo con il 37%, ha chiesto al cda di posticipare la data dell'adunanza dei soci e il board del gruppo degli pneumatici ieri ha deciso di spostare l'assise, inizialmente prevista il 30 maggio, al 29 giugno 2023.

Il dividendo relativo all’esercizio 2022 sarà quindi posto in pagamento più tardi, a partire dal 26 luglio 2023 (con stacco della cedola il 24 luglio 2023 e record date il 25 luglio 2023). Il cda Pirelli tenutosi ieri ha infatti approvato i risultati consolidati 2022 confermando i dati comunicati in forma preliminare lo scorso 22 febbraio. In particolare, l’esercizio si è chiuso con un utile netto consolidato di 435,9 milioni, in crescita del 35,5% rispetto ai 321,6 milioni dell’esercizio 2021, e con ricavi in aumento del 24,1% a 6,61 miliardi. (riproduzione riservata)


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