Matica Fintec si espande in Cina. La quotata sul segmento mercato Aim si è aggiudicata una commessa da 550mila euro per la fornitura di moduli Financial Instant Issuance per Bank of China.
La società è attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi altamente tecnologi ci per l’emissione di card digitali destinate a Istituzioni Finanziarie (digital payment) e Governative (ID). La commessa è arrivata al termine di un lungo iter di selezione
L’ordine prevede la fornitura di 301 unità di K3. Si tratta di moduli open frame che verranno inseriti in kioschi per l’emissione istantanea (sportelli bancari automatici) su tutto il territorio cinese. La fornitura diretta al mercato finanziario per l’emissione decentralizzata di carte di pagamento ed è stata conclusa in collaborazione con Chutian Dragon, uno dei principali system integrator della Cina.
Bank of China ha espresso la richiesta di avere i moduli al più presto. L’urgenza è dovuta alla situazione di emergenza pandemica che ha fatto incrementare l’esigenza di emettere card finanziarie in tempi ristretti unita alla necessità di limitare il più possibile i contatti umani. “Siamo molto soddisfatti di aver vinto la fornitura del progetto di Bank of China. Si tratta di un contratto molto importante per Matica perchè apre le porte di un mercato con un potenziale enorme che è molto difficile da penetrare e dove l’innovazione tecnologica dei nostri prodotti e le referenze giocano un ruolo chiave", ha spiegato Sandro Camilleri, presidente di Matica Fintec.
"Si tratta di un sistema per l’emissione di card di pagamento mediante kiosco multimediale. A seguito della pandemia globale che stiamo vivendo, prevediamo una grande crescita della domanda di questa tipologia di sistemi nei prossimi mesi", aggiunge, "Essere stati selezionati a seguito di un lungo processo in competizione con i principali player mondiali, dimostra la qualità della nostra offerta e ci trasmette fiducia per il futuro. Il cliente stesso confida in fatti che a questo contratto ne seguiranno altri grazie alla visibilità che offre questo progetto”.
Oltre che in Asia, lazienda di Novara si sta espandendo rapidamenter in Medio Oriente e in Africa, dove ha in corso un'importante fornitura con il govereno sudafricano. «Il mercato arabo è stato il primo ad aprirsi ai nostri prodotti», aveva spiegato Camilleri, «e oggi pesa per il 30% delle entrate. Un altro 30% è rappresentato dal lavoro svolto nelle Americhe. L’area dove puntiamo a crescere di più è l’Asia, un mercato che per logiche di prezzo e questioni logistiche rappresenta la vera sfida per il futuro».
Oltre il 95% del fatturato (14 milioni di euro) è realizzato all’estero grazie a soluzioni tecnologiche che stanno trasformando il mondo dei pagamenti in chiave cashless o i sistemi sistemi di emissione per documenti di identità (la digital ID), segmento in cui Matica è particolarmente forte.
Nel 2019 ha registrato un fatturato di 14,3 milioni di euro (13,5 milioni nel 2018), con un ebitda di 3,2 milioni, in crescita del 40% e un utile netto di
0,3 milioni.
Tre i cardini della crescita: qualità del prodotto, prezzo competitivo e capacità di consegna. Il piano di sviluppo lanciato con la quotazione passa necessariamente dalla ricerca di nuovi talenti e le posizioni aperte nella sede di Galliate (Novara) aumentano ogni giorno. «Siamo alla continua ricerca di ingegneri e tecnici che abbiano voglia di confrontarsi con il mondo», ha confermato la ceo Gabriella Minerva.
Fondata a Milano nel 1992, Matica System produceva goffratrici per incisione di targhette metalliche. Nel 2002 è stata acquistata da Sandro Camilleri che nel 2007 ha impresso la svolta digitale acquisendo le succursali dell’azienda austriaca Digicard e dell’azienda italiana Fractalos Card Lab, entrambe specializzate in sistemi di emissioni di carte per produzioni di grosso volume.
Nel luglio 2011 Matica è divenuto il maggiore azionista dell’azienda tedesca Digital Identification Solutions AG (Diso), fornitore globale di soluzioni di identificazione avanzate, specializzata in applicazioni governative e aziendali di sicurezza per carte di identità, passaporti e visti con il proprio marchio EDIsecure. Nuove acquisizioni sono possibili ma sempre mantenendo al centro delle attenzioni la redditività (l’ebitda adjusted è di 2,3 milioni. (riproduzione riservata)