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Nonostante la crisi, Vuitton rilancia in Cina puntando su Hong Kong

La maison ammiraglia di Lvmh starebbe trattando con la New world development, colosso immobiliare cinese, per l’opening di un negozio da circa 3700 metri quadrati nel centro commerciale K11 musea. Si tratterebbe di uno dei più grandi store del brand in Asia


18/03/2025 18:56

di Alice Prosperi - Class Editori

settimanale
Adrian Cheng

Per Louis Vuitton sarebbe caccia al deal con la famiglia Cheng. Stando a fonti riportate da Bloomberg, la maison ammiraglia di Lvmh sarebbe in trattative con New world development, la società immobiliare di Hong Kong controllata dalla famiglia miliardaria, per l’apertura di un maxi store nella metropoli, in uno dei centri commerciali più esclusivi dello sviluppatore, nel K11 musea. Il flagship occuperebbe circa 3700 metri quadrati e diventerebbe uno dei più grandi del marchio in Asia.

Le discussioni sarebbero attualmente in una «fase avanzata», ma i dettagli potrebbero ancora cambiare e l’accordo sfumare. In merito ai piani della casa di moda, qualora l’affare andasse in porto, comprenderebbero all’interno del negozio la presenza di un museo, un bar e una lounge per i clienti vip. 

Un’operazione che rafforzerebbe dunque la presenza della principale casa di moda del gigante di Bernard Arnault in Asia, nonostante un periodo in cui il rallentamento della Cina ha pesato sui conti dei principali gruppi del lusso. Per Lvmh il 2024 si era chiuso con un fatturato in flessione del 2% a 84,6 miliardi e utile netto a 12,5 miliardi (-17%).

Ma la scelta di Hong Kong potrebbe rivelarsi una mossa strategica per il marchio che punterebbe così su una città stimata da alcuni report con la più alta concentrazione di milionari in tutta la regione della Grande Cina e al nono posto nella classifica delle città più ricche del mondo.

Hong Kong ha lo scorso anno ha accolto per la prima volta maison che vanno da Manolo Blahnik a Fabergé. E proprio nel  K11 musea, altri grandi gruppi luxury hanno di recente inaugurato nuovi store. Da Prada che a luglio 2024 aveva annunciato l’apertura di un negozio da due piani con inaugurazione prevista all’inizio di quest’anno, fino allo stesso Loewe di Lvmh e alle ristrutturazioni di Kering per Saint Laurent e Balenciaga. Meta commerciale di molti dunque, che nel 2023 era stata anche cornice per il primo show di Louis Vuitton nella metropoli cinese.

Fondato da Adrian Cheng con l’idea di lanciare un progetto che fondesse arte, moda e cultura, il department store rappresenta al momento anche la fortuna principale di tutta la società immobiliare cinese che versa invece in una condizione economica complicata.

Il centro commerciale nell’ultimo esercizio aveva infatti registrato un solido aumento del fatturato dell'11,9%, al contrario del frenata generale dei ricavi del gruppo, crollati del 62%. Una flessione accompagnata poi da profitti passati in perdita per 19,7 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 2,2 miliardi di euro), prima perdita della società in due decenni.

Proprio a seguito dei risultati, Adrien Cheng, ceo del gruppo, era stato sostituito con effetto immediato dal direttore operativo dell’azienda, Eric Ma Siu-cheung mantenendo tuttavia la carica di vicepresidente non esecutivo del gruppo e il ruolo di consulente per K11. (riproduzione riservata)


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