La Cina prepara una nuova emissione di obbligazioni in euro. Lo scorso novembre Pechino era tornata sul mercato comunitario per la prima volta dal 2004, emettendo titoli di stato per 4 miliardi di euro con scadenza a 7, 12 e 20 anni. L'ammontare era stato suddiviso tra 2 miliardi di euro di titoli a sette anni e 1 miliardo di euro ciascuno per le tranche a 12 e 20 anni. Gli ordini, secondo quanto rivelano fonti vicine al collocamento, avevano superato 19,5 miliardi di euro, di cui 3,7 miliardi dai joint lead manager.
Già nel 2017 però i cinesi avevano deciso di guardare nuovamente al dollaro, riaffacciandosi sul mercato con un collocamento a Hong Kong da 2 miliardi di titoli a cinque e dieci anni. A ottobre dello scorso anno Pechino aveva quindi piazzato 3 miliardi di dollari in titoli sovrani, suddivisi in 1,5 miliardi con scadenza 2023; 1 miliardo al 2028 e 500 milioni al 2048. Anche questa volta, secondo quanto riporta Bloomberg, gli euro dovrebbero accompagnarsi a un nuovo collocamento in dollari.
Secondo quanto riporta il Wall Strett Journal, Pechino ha incaricato alcune banche per l'emissione. Il collocamento di titoli di Stato nella valuta europea potrebbe incoraggiare le società cinesi a contrarre prestiti anche in valuta comune , contribuendo a ridurre la loro dipendenza dai dollari per i finanziamenti internazionali.
Il ministero delle Finanze cinese ha nominato 12 banche per un'offerta multitranche, che sarà collocata a investitori al di fuori degli Stati Uniti, in base alle condizioni di mercato. Tali istituti includono banche sia cinesi che internazionali, tra cui un'unià di Hsbc Holdings che invece non aveva partecipato alla vendita di obbligazioni in dollari di quest'anno. L'emissione, attesa per domani, mercoledì 18 novembre, dovrebbe avere scadenze a 5, 10 e 15 anni. (riproduzione riservata)