Renault sciogli la joint venture cinese e concentra gli sforzi sul mercato del Dragone puntando su piccoli veicoli commerciali e autoelettriche.
Il gruppo francese ha deciso di trasferire al partner locale la partecipazione in Drac, la joint venture con la quale a Wuhan, capitale dell'automotive nella Repubblica popolare, produce i Suv Kaelos, Captur e Kadjar, nonché propulsori e trasmissioni.
Francois Provot, presidente per la Cina, spiega che la casa automobilistica intende rafforzare la partnership con la giapponese Nissan e con la stessa Dongfeng nella joint venture per le elettriche eGT. In questo campo i francesi contano anche sulla collaborazione con Jiangling Motors che punta a coprire il 45% del mercato cinese delle elettriche entro il 2022.
Quanto ai veicoli commerciali Renault prosegue nella partnership con Brilliance Jinbei Automotive
Nelle ultime settimane, intanto alla luce del crollo sui mercati dell’azione Psa per l'emergenza sanitaria, Dongfeng, principali soci insieme allo Stato francese e alla famiglia Peugeot dell'azienda d'auto francese che ha in corso la fusione con Fca, stanno rivedendo la possibilità di cedere un pacchetto di 30,7 milioni di azioni della casa.
A spiegarlo nel corso di una conference call con gli investitori, secondo quanto riportato dalla Reuters, un manager del gruppo cinese. la società «sta valutando l’ipotesi che il piano della cessione della quota cambi. La questione è strettamente legata alla fusione tra Psa e Fca e quindi stiamo parlando anche con loro». Nei patti stipulati per l’aggregazione è previsto che Dongfeng debba vendere questo pacchetto di azioni solo a Psa e che poi questo titoli vengano cancellati.
Le difficoltà del settore automotive nella Repubblica popolare, almeno nelle auto non elettriche, emergono anche dai conti di Saic Motor Corporation, la principale casa automobilistica cinese. Nel 2019 il gruppo ha registrato un calo degli utili del 28,9% a 25,6 miliardi di yuan, ari a 3,6 miliardi di dollari. In flessione anche il fatturato sceso del 6,5% a 843,3 miliardi di yuan con le vendite in calo dell'11,5%.
Intanto, come annunciato dal ministero dell'Industria, Pechino si prepara a presentare il nuovo piano di sviluppo per la mobilità elettrica al 2035. Quest'anno ha spiegato il segretario generale della China Passengere Car Association, citato dal Secuities Journal la produzione dovrebbe salire del 23% a 1,6 milioni di unità. Previsioni che tuttavia si scontrano con il calo del 36% delle vendite giornaliere. Dai piani del governo, comunque, nel 2025 le elettriche dovrebbero pesare per circa un quarto di tutte le vendite di auto.