Sace è stata scelta come advisor da Ecg, la Export Credit Agency greca, per attuare un nuovo modello di business. Da alcuni anni Ecg, controllata dal ministero degli Affari esteri greco e sostenuta da esportatori e investitori nelle loro attività all'estero, ha intrapreso un ambizioso percorso per lo sviluppo di un'organizzazione più strutturata e capace di rispondere alle sfide dell’attuale scenario macroeconomico globale costantemente in evoluzione.
Già nel 2020 Sace, in un primo mandato di advisory, aveva identificato i market gaps dell’agenzia greca, formulando raccomandazioni sulle aree di potenziale miglioramento dell’operatività. In dettaglio, il progetto - della durata di un anno - consentirà un’evoluzione di Ecg in linea con le caratteristiche di una agenzia moderna e più reattiva alle esigenze degli esportatori locali.
Sace, sotto il coordinamento del team di relazioni internazionali, supporterà Ecg nello sviluppo di un nuovo modello di business e di un’ampia gamma di prodotti a sostegno dell’export ed internazionalizzazione delle imprese greche. Saranno incluse, inoltre, raccomandazioni sull’analisi dei rischi, il risk management e metodologie di pricing per le varie operatività.
“Siamo molto felici di continuare a collaborare con Sace nel progetto di modernizzazione di Ecg – ha commentato Gregory Stamatopoulos, amministratore delegato di Ecg – la loro esperienza e la vasta competenza tecnica ci aiuterà a riorganizzare Ecg e lanciare nuovi prodotti a supporto delle società esportatrici greche. Attendiamo con impazienza l'inizio del progetto.”
“Siamo orgogliosi di essere di nuovo al fianco di Ecg per supportarla nei suoi progetti di modernizzazione – ha dichiarato Michal Ron, Chief International Officer di Sace – Questa partnership rappresenta un importante riconoscimento del ruolo di primo piano svolto da Sace nel panorama internazionale delle ECA, ma anche un’opportunità per consolidare ulteriormente i rapporti tra le nostre Istituzioni e, più in generale, i nostri Paesi aprendo le porte a future collaborazioni”.
La Grecia, dopo il calo della domanda e dei flussi di turismo del 2020, prosegue nel suo percorso di consolidamento delle finanze pubbliche seguito negli scorsi anni, con un piano di riforme che punta al rilancio dell’economia attraverso la modernizzazione del settore pubblico e privato, sfruttando anche le risorse europee in ambito NGEU. Ad aprile di quest’anno il Paese ha completato il ripagamento anticipato di tutto il prestito concesso dal Fmi, terminando così di fatto il programma di sorveglianza a esso connesso. La crescita economica della Grecia è attesa al +3,5% quest’anno, mentre è prevista in relativo calo nel 2023 a fronte del contesto globale avverso, che influisce in particolare sulla crescita dei prezzi e sull'aumento della bolletta energetica del Paese.
L’interscambio commerciale fra Italia e Grecia è cresciuto ininterrottamente dal 2014, con la sola parentesi della pandemia, raggiungendo quota 8,7 miliardi di euro nel 2021. L’Italia rappresenta il secondo Paese fornitore della Grecia e il suo primo mercato di destinazione. Nel 2021 il valore dell’export italiano di beni verso la Grecia è ammontato a 5,5 miliardi di euro (+26,9%), crescendo al di sopra della media nazionale pari a +18,2%, un andamento proseguito nei primi cinque mesi del 2022 (+29,3%). Il forte rimbalzo dello scorso anno ha permesso di recuperare la perdita registrata nel 2020 (-6,9%) e superare ampiamente i livelli di export pre-pandemia (+18,1% rispetto al 2019). Le importazioni italiane dalla Grecia ammontano a circa 3,2 miliardi di euro nel 2021. La crescita significativa registrata lo scorso anno (+23,6%) ha permesso anche all’import di superare i livelli pre-pandemia (+5,0% rispetto al 2019). (riproduzione riservata)