Fare in modo che le imprese cinesi si avvalgano di forniture made in Italy. Va in questa direzione il memorandum d’intesa che, stando a quanto trapela sulla prossima visita del presidente cinese in Italia, Sace firmerà con le controparti cinesi.
Tra le 70 società che accompagneranno il capo di Stato Xi Jinping ci sarà anche l’agenzia di export credit cinese Sinosure, con la quale la società di assicurazione crediti e sostegno all’internazionalizzazione del gruppo Cdp vanta consolidati rapporti almeno dal 2005 e con la quale ha avviato iniziative per il sostegno a joint-venture italo-cinesi nell’ambito di progetti legati alla Belt and Road Initiative.
I contenuti dell’intesa, presentata anche in Abi a Milano venerdì 15 marzo, ricalcano quelli di un MoU siglato la scorsa estate dalla società guidata da Alessandro Decio e presieduta da Beniamino Quinteri.
Già lo scorso novembre il polo dell’export e dell’internazionalizzazione Sace-Simest, a margine del Business Forum Italia Cina in occasione della Fiera internazionale dell’import a Shanghai, aveva firmato un protocollo di collaborazione con Bank of China, filiale di Milano, con l’impegno a sostenere le imprese cinesi che importano beni e servizi dall’Italia, con un focus prioritario riservato al settore dell’aviazione civile, in particolare gli elicotteri civili.
Un’intesa che faceva seguito alla partnership finalizzata lo scorso agosto con Cassa Depositi e Prestiti con l’obiettivo, tra gli altri, di consolidare la collaborazione tra i due Paesi nel ramo dell’Export Finance.
Iniziative che rientrano nella cosiddetta Push Strategy lanciata da Sace-Simest con il piano industriale 2016-2020 per facilitare il posizionamento delle piccole e medie imprese esportatrici italiane nella catena di forniture delle grandi società estere.
La strategia ha avuto già risvolti pratici. In India a luglio 2018 l’antipasto sono state linee di credito per 90 milioni di euro a Srei, gigante indiano del leasing di macchinari da costruzione . La replica c’è stata nell’ottobre successivo: 500 milioni di dollari, erogati da Hsbc con Bnp Paribas lead arranger, a favore di Reliance Industries, il gruppo da 55 miliardi di dollari guidato da Mukesh Ambani, attivo nell’oil&gas, telecomunicazioni, energia e il più grande distributore di prodotti di consumo, online e offline.
Ammonta invece a 625 milioni di dollari il finanziamento, garantito da Sace, ed erogato da un pool di banche guidate da Bbva Milan Branch a Kuwait National Petroleum Company (Knpc),società del gruppo petrolifero kuwaitiano Kpc. Un’operazione che contribuirà al progetto da 14,5 miliardi per l'ammodernamento e l'espansione delle raffinerie Mina Abdullah e Mina Al-Ahmadi .
La scelta delle controparti, spiegava Decio a Mf International, viene fatta “sulla base dei Paesi che ci interessa spingere e dei settori “. Sace individua “i gruppi più importanti che soddisfino le due condizioni e abbiano un’affidabilità elevata in termini di rischio commerciale. A quel punto li contattiamo per offrire il nostro servizio”.